Pinerolo: «Rinviamo i lavori del bilancio partecipativo al prossimo anno per fronteggiare l’emergenza»

La proposta è semplice: salviamo il risultato delle votazioni, ma rinviamo i lavori di un anno, al 2021, per impiegare i 100mila euro per l’emergenza sanitaria ed economica che stiamo fronteggiando. Ed è stata portata in Consiglio comunale proprio ieri, quando è stata proclamato il progetto vincitore del Bilancio partecipativo 2020. Ma la maggioranza ha detto no.

Ad avanzare questa richiesta sono stati il Pd, i Moderati e Pinerolo in Comune, ma è arrivato anche il sostegno di Forza Italia in sede di votazione, mentre Sinistra solidale Pinerolo si è astenuta.

Il ragionamento è questo ed è stato illustrato dal capogruppo Pd Luca Barbero: «Dobbiamo mettere in sicurezza il bilancio e avere risorse disponibili per affrontare questa emergenza». Barbero ha spiegato che questa proposta non ha nulla contro il percorso di partecipazione che ha portato 5.031 pinerolesi a votare il loro preferito tra i 9 progetti in lizza, ma tiene conto delle previsioni del sindaco Luca Salvai, che parlano di mancate entrate per 2 milioni e 900mila euro a causa della vicenda Covid-19.

Mentre Mauro Martina di Forza Italia ha sottolineato: «È stata coinvolta una componente importante della popolazione nella progettazione e nella votazione. Ma ha votato circa il 15% dei pinerolesi al di sopra dei 16 anni, penso che questa parte possa capire le ragioni e le esigenze dell’altro 85%. Noi consiglieri dobbiamo prendere decisioni per tutti».

Pietro Manduca di Sinistra solidale Pinerolo ha deciso di astenersi sulla proposta, ma ha ridimensionato l’entusiasmo per l’affluenza alle urne virtuali: «Cinquemila persone non è un risultato incredibile di partecipazione, tenendo conto che è un periodo in cui si sta molto a casa e al computer o sullo smartphone e si votava online».

La maggioranza ha comunque respinto la proposta e il consigliere del Movimento Cinque Stelle Tecco ha ribattuto: «Dopo una batosta come quella che la città sta vivendo, è un segnale di voglia di ripresa e dà un’idea di comunità. Si dà un orizzonte di speranza in un momento buio».