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Attualità | 11 ottobre 2019, 09:42

«Sì alla parziale demolizione di piazza Ploto»: via libera dal Comitato di Abbadia Alpina

Nella riunione di ieri sera il sostegno alla linea del sindaco, tramonta l’ipotesi di una manifestazione di interesse lanciata da Beria

Il sindaco e gli assessori al tavolo della riunione

Il sindaco e gli assessori al tavolo della riunione

La riunione di ieri sera del Comitato di Abbadia Alpina ha dato il via libera al piano del Comune di demolizione parziale dell’ex municipio di Abbadia di piazza Ploto. Il sindaco Luca Salvai, con al fianco gli assessori Christian Bächstädt (Lavori pubblici) e Martino Laurenti (Partecipazione) ha fatto il punto sulla vicenda.

«Ci siamo trovati in mano, dalla precedente Amministrazione, un piano da oltre 900mila euro per la demolizione e ricostruzione del fabbricato per fare due alloggi sociali e uno spazio polivalente. Con quella cifra di alloggi erp ne compro 10 sul mercato» ha introdotto Salvai.

Il cantiere in quello spazio centrale di Abbadia è posizionato da anni, da quando la Giunta precedente voleva realizzare alloggi sociali, ma ci si è accorti di problemi strutturali insanabili, che potevano essere risolti solo demolendo e ricostruendo. E questo era l’obiettivo del precedente sindaco Eugenio Buttiero.

La maggioranza di Salvai però ha optato per una soluzione più snella e veloce, per rimuovere il cantiere che sta creando problemi di sicurezza e danneggiando la vicina tabaccheria che si trova “impacchettata” dai ponteggi: parziale demolizione, conservazione del porticato sottostante e di un “finto” terrazzo sopra con una cinta di mura che dia l’idea dell’elevazione dell’attuale edificio. Costo 180mila euro.

Il progetto è stato bocciato dalla Commissione regionale 91 bis: «Non ho paura a dirlo che la Commissione è stata spinta da pressioni politiche a bocciare il progetto, perché i tecnici, quando hanno fatto un sopralluogo, si sono resi conto della situazione problematica». Così è nata l’idea di lanciare una manifestazione di interesse per cedere quell’immobile, che scade a metà novembre, visto che la Commissione ha chiesto di alienarlo.

«Non pensavamo che nessuno si facesse avanti, per le condizioni dell’edificio, e potevamo ripresentarci in Regione con il nostro progetto – ha motivato Salvai –. Poi è arrivato Maurizio...». Il riferimento è a Maurizio Beria d’Argentina, sindaco di Sauze di Cesana, ma residente nella frazione pinerolese.

Beria ha spiegato la sua idea di lanciare una manifestazione di interesse, coinvolgendo i residenti, per evitare interventi edilizi, come «il palazzo a specchi della casa del Gallo», all’angolo di piazza Facta.

La sua sollecitazione di fare una cordata di abbadiesi e poi chiedere a Fondazioni o altri enti un contributo per la demolizione e ricostruzione fedele dell’ex municipio non ha fatto breccia.

I presenti alla riunione hanno sposato la linea di Salvai. Beria commenta: «Il mio tentativo di sollecitare la popolazione non ha avuto esito, ma ho chiesto comunque al sindaco di non fare solo una demolizione parziale, bensì di ricostruire il porticato per avere un terrazzo fruibile e la possibilità in futuro di completare la riproduzione del vecchio municipio».

Marco Bertello

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