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Attualità | 01 settembre 2025, 12:34

Quando la Penny Wirton di Pinerolo sperimenta nuovi percorsi

La scuola per stranieri ha portato le sue lezioni anche alla Stazione di Posta e a Io C’Entro

(Foto di repertorio)

(Foto di repertorio)

Hanno intercettato utenti che non avevano mai varcato la soglia del Liceo Porporato, ma anche dato la possibilità ad alcuni di loro di continuare la propria preparazione dopo la chiusura delle lezioni a metà maggio.
La scuola Penny Wirton di Pinerolo ha ampliato la sua offerta, proponendo degli incontri alla Stazione di Posta e Io C’Entro.

“Ne parlavamo con Rocco Nastasi (direttore della Caritas diocesana, ndr), dicendo che sarebbe stato bello un punto Penny Wirton alla Stazione di Posta e verso marzo/aprile l’idea ha preso corpo, con un incontro pomeridiano al lunedì. Ora dobbiamo valutare il numero di volontari, per poterla riproporre. Lo scorso anno erano una settantina, con 105 iscritti” spiega la responsabile del progetto Elisa Sartori.

Il Penny Wirton non è solo una scuola di italiano per stranieri, ma anche una possibilità di inserimento sociale perché tiene conto delle difficoltà di alcune persone a frequentare contesti più strutturati e li orienta nelle questioni quotidiane. La Stazione di Posta, sorta nell’ex caserma dei carabinieri di piazza Santa Croce, è un luogo per accogliere i più fragili, con servizi dalla mensa al dormitorio, alla lavanderia.

“Per noi questo è un luogo dove si creano opportunità per gli utenti. Non trovano solo da mangiare o da dormire, ma anche un aiuto per muoversi nel mondo digitale, uno sportello ricerca lavoro, uno dei servizi sociali… – entra nel merito Nastasi –. In questo contesto, soprattutto per gli utenti stranieri del dormitorio, la possibilità di imparare la lingua diventa essenziale e riconfermare un punto Penny Wirton sarebbe fondamentale, perché non è solo una scuola, ma una possibilità di creare relazioni”.

Io C’Entro invece è un polo funzionale e polivalente, realizzato in via Clemente Lequio 62 dall’associazione ‘Ci sono anch’io’: “Abbiamo tenuto quattro incontri pilota al giovedì, tra maggio e giugno, alla caffetteria e abbiamo contattato delle signore arabe, cercando di portarle a frequentare il punto del Porporato. Ma ci sono anche nostri utenti che ne hanno approfittato per continuare le lezioni dopo la chiusura” conclude Sartori.

Marco Bertello

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