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Attualità | 29 giugno 2025, 09:00

STORIE DI MONTAGNA/22: dal bed & breakfast alle ‘RagnaTele’

Il sogno di Daniela Melli, della sua struttura di Bobbio Pellice e della babysitter Justine

STORIE DI MONTAGNA/22: dal bed & breakfast alle ‘RagnaTele’

Oggi, come ogni fine mese, ti porto nelle valli torinesi. Siamo in Val Pellice, nella piccola borgata denominata Pidone a Bobbio Pellice.

Quella di oggi è la storia di Daniela Melli, del piccolo e accogliente nido che ha creato per i suoi ospiti e della sua passione con cui contagia chiunque la conosca. Daniela nasce e vive da sempre a Torre Pellice fino al 2001. Si sposta a Bobbio Pellice. La sua è stata una vita avventurosa.

La casa dei nonni, un pezzo di famiglia, non voleva che fosse venduta e così l’ha trasformata in un bellissimo B&B, rustico, accogliente che si chiama ‘La Canàoula’ che in dialetto significa ‘la collana’ e che tra le sue mura conserva il ricordo dei nonni. Oltre al posto davvero carino quello che colpisce è un cestino con ferri, lana e uncinetto in bella vista, impossibile non notarlo.

“Lavorare a maglia e fare uncinetto sono delle passioni che ho ereditato dalla mia famiglia, fin da piccola ho sempre trafficato con ferri e lana. Ci sono stati periodi in cui lo facevo di più e altri in cui sospendevo, ma senza fare nulla non sono mai stata. Con i bimbi piccoli ho smesso, ma poi la passione è tornata, anche perché questo lavoro, è tornato di moda” racconta.

Justine, la baby sitter dei suoi bambini, arriva un giorno a casa sua con una borsa dove dentro c’erano dei ferri, e così Daniela ritorna a riscoprire la sua passione e fonda, con lei, ‘La bottega delle RagnaTele’. Si tratta di un angolo per ora virtuale dove queste donne creano meraviglie e, soprattutto, insegnano a altre donne interessate la loro passione.

Se si vive un soggiorno qui, si può fare un corso con Daniela e sperimentare il cucito, l’uncinetto, la maglia e magari riscoprire un passatempo che può regalare grandi sorprese.

Ma perché si chiama la ‘La bottega delle RagnaTele’?

“Perché per ora, anche se una bottega non c’è, il sogno è che prima o poi arriverà. Le ragnatele ci sono perché il ragno è un animale che tesse le sue tele quindi dava l’idea delle tessiture e di lavorare con i fili” mi spiega.

Tutto questo per oggi è hobby e si possono trovare i prodotti della bottega in qualche mercatino locale o sulla loro pagina Instagram.

Ho avuto il piacere di soggiornare nel B&B la Canàoula e ho capito perché Daniela mi ha raccontato che, in questo posto, hanno soggiornato scrittori in cerca di pace per finire il proprio scritto o artisti in cerca di ispirazione. Il cuore calmo e creativo di Daniela, la sua ospitalità gentile e, allo stesso modo, coinvolgente e la piccola borgata, dove è incastonata la sua struttura, rendono questo luogo una vera perla per trascorrere momenti sereni.

Oggi Daniela lavora in ufficio part time e tutto il resto è qualcosa in più. Fa parte di quelle persone che custodiscono il loro sogno nel cassetto e che ogni giorno ne costruiscono un pezzetto.

La vita di Daniela è stata un viaggio, ha studiato ragioneria e per il primo periodo della sua vita il mondo è stata la sua casa. Una prima esperienza in Germania, una partenza improvvisa per provare nuove esperienze. Era il 1992 e in quell’albergo Daniela resta sei mesi e poi si prepara per un'altra avventura in Galles dove lavora in una casa vacanze e resta tre mesi. Quando è tornata si è iscritta all’università alla facoltà di lingue ed ha iniziato a dare degli esami, poi trova lavoro in ufficio.

Se vuoi un capo fatto a mano, con una storia, che non sia solo qualcosa da indossare, ma che abbia tra i suoi fili un sogno che si sta realizzando, allora cerca ‘La bottega delle RagnaTele’ e fallo anche se vuoi imparare a creare con le mani qualcosa che ti stupirai di saper fare con semplicità e allegria.

Se invece vuoi trascorrere un soggiorno in un posto capace di farti staccare la spina e ricaricare le pile della tua anima, allora ‘La Canàoula’ è il posto che fa per te, per conoscere una donna splendida, Daniela, e la Valle Pellice che conserva tante meraviglie.

Cinzia Dutto

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