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Attualità | 27 maggio 2025, 10:50

A Pinerolo prove di Consorzio forestale per gestire i boschi

Dopo un primo incontro il Comune cerca di costruire l’ente collaborando con i proprietari

Da sinistra Luca Salvai e Andrea Ighina

Da sinistra Luca Salvai e Andrea Ighina

I boschi occupano il 20% della superficie della città. Il Comune possiede poco meno di 80 ettari – per la precisione 78,43 –, mentre i privati 1.003,75. Per gestirli è nata l’idea di un Consorzio forestale. I fondi del Pnrr hanno consentito di progettare l’iniziativa e il dottore forestale Andrea Ighina, dell’Ufficio forestale di Valle, ma di casa a Pinerolo e proprietario di boschi, ha messo nero su bianco questa possibilità. Per presentarla si è tenuto un primo incontro in Comune, a inizio maggio, dove sono stati raccolti i contatti dei partecipanti: “Ora vorremmo andare avanti per vedere se c’è interesse – spiega il sindaco Luca Salvai –. Pensavo a incontri nelle zone interessate come Costagrande, Talucco ed Abbadia Alpina”.
lo studio di Ighina fotografa la situazione. In città a prevalere sono i castagni (599,25 ettari), seguiti da acero frassineti (103,12) e robinieti (101,66). Il problema, a cui potrebbe ovviare un Consorzio, è la frammentazione delle proprietà private: ben 5.413.

“Chi già si occupa del suo bosco e magari lo mette a reddito, non è obbligato a entrare nel Consorzio, ma può farlo se vuole delle consulenze o usufruire di servizi con degli sconti, perché si possono fare economie di scala, per esempio dando incarichi cumulativi a tecnici che martellano i larici” indica Ighina.

Lo scopo del nuovo ente è soprattutto aiutare i piccoli proprietari, che non hanno tempo o non sanno come occuparsi del proprio bosco, ma anche occuparsi di manutenere le aree abbandonate o per le quali non si riesce a risalire al proprietario. Una manutenzione corretta, spiega Ighina, può servire per valorizzare il legname, ma anche favorire la crescita di funghi e rendere più attrattive le zone boschive. Inoltre ci sono vantaggi per la sicurezza, perché si creano ostacoli agli incendi e riducono i rischi di caduta piante.

Marco Bertello

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