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Politica | 22 maggio 2025, 10:59

Salvini taglia 10 mln di euro per la manutenzione delle strade provinciali, costruttori ed industriali contro il Governo: "A rischio la vita dei cittadini"

Sulle barricate anche il mondo politico. Il vicesindaco metropolitano Suppo: "A rischio operatività Città Metropolitana. Gribaudo (Pd): "Tagli insensati"

Salvini taglia 10 mln di euro per la manutenzione delle strade provinciali, costruttori ed industriali contro il Governo: "A rischio la vita dei cittadini"

Provincia, costruttori ed industriali sulle barricate contro il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ieri ha annunciato di voler tagliare più di dieci milioni di euro per la manutenzione dei 2.900 chilometri di strade provinciali torinesi. Il Piemonte è tra le regioni più colpite: tra il 2025 e il 2028 subirà riduzioni per oltre 54,6 milioni di euro, pari al 48% delle risorse inizialmente previste

I tagli

Ancora più grave la situazione nel solo biennio 2025–2026, dove il taglio raggiunge il 70%, con 31,8 milioni di euro sottratti su un totale previsto di 45,5 milioni. Per la Città Metropolitana la scure del Governo, nel quadriennio, promette di togliere oltre 18 milioni di euro. Un quadro che preoccupa fortemente UPI Piemonte, ANCE Piemonte Valle d’Aosta e Confindustria Piemonte, che chiedono con forza  vengano ripristinate almeno le risorse già assegnate per i prossimi due anni e che venga garantita agli enti territoriali la possibilità concreta di attuare gli interventi previsti, senza ulteriori incertezze o penalizzazioni

"Le Province - commenta Alessandro Lana, Presidente di UPI Piemonte- vengono messe nell’impossibilità di proseguire con le attività di messa in sicurezza della viabilità. È urgente aprire un tavolo di crisi con il Ministero delle Infrastrutture, affinché vengano ripristinate le risorse e garantita continuità alla programmazione degli interventi". Sull'annualità 2025 la criticità è ancora maggiore in quanto alcune Province hanno già appaltato i lavori finanziati con le risorse tagliate: l'ente sta quindi valutando azioni legali.

Ma anche edili ed industriali fanno sentire la loro voce. Per Paola Malabaila, Presidente di ANCE Piemonte Valle d’Aosta: "Si tratta di una scelta che mette a rischio la sicurezza delle nostre strade e blocca interventi strategici programmati e per quali è stata fatta la progettazione, quindi pronti da cantierare. Colpire gli enti locali su un tema tanto delicato significa fermare la modernizzazione delle infrastrutture e disattendere la fiducia costruita con i fondi del PNRR.” Tagli che per Andrea Amalberto, Presidente di Confindustria Piemonte: "rischiano di aggravare le difficoltà già vissute in Piemonte con il blocco del Colle di Tenda e le criticità del Traforo del Monte Bianco. La rete viaria secondaria, senza interventi costanti e strutturati, potrebbe diventare sempre meno percorribile. Questo comprometterebbe la logistica regionale, le filiere produttive e la competitività delle imprese. Anche i territori più periferici ne uscirebbero penalizzati, con un crescente rischio di isolamento. 

Suppo: "Governo mette a rischio vita cittadini"

Accanto alle categorie economiche si schiera anche il mondo politico. "Per noi - commenta il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo - questo non è un taglio, ma è una scelta politica precisa: si vuole ridurre ai minimi termini l'operatività degli enti locali. Il Governo vuole accentrare su di sé tutta la scelta della programmazione, mettendo in forte rischio la sicurezza stradale dei cittadini che ogni giorno si muovono sulla rete viaria del territorio.". "Mi auguro -aggiunge - che dietro non ci sia anche una scelta politica, dato che la maggioranza dei Comuni e Province è guidata dal centrosinistra: sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso. Siamo in una situazione gravissima di enorme crisi che mette a rischio l'operatività dell'ente: è una situazione insostenibile contro la quale ci mobiliteremo in ogni sede" .

"Altro che ‘Italia veloce’: questo Governo sta fermando il Paese con tagli insensati" commenta la vicepresidente nazionale del Pd Chiara Gribaudo, che aggiunge: "Gli amministratori locali, sindaci e presidenti di provincia, sono lasciati soli a gestire strade insicure, ponti pericolanti e risorse ridotte al lumicino. Salvini firma i tagli da Roma e scarica sui territori tutta la responsabilità. Mi auguro che anche i governatori e gli amministratori di centrodestra abbiano un sussulto di dignità e si ribellino a questa decisione folle. Le strade sicure non sono un capriccio della sinistra: sono un diritto di tutti i cittadini e le cittadine, da Nord a Sud".

Cinzia Gatti

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