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Salute | 03 maggio 2025, 08:00

Eliminiamo la "spazzatura" dal nostro organismo

I consigli di nutrigenomica di Simona Oberto

Eliminiamo la "spazzatura" dal nostro organismo

Uno dei principi fondamentali della Nutrigenomica è che il nostro corpo ha una straordinaria capacità di autoregolarsi, di depurarsi e di autocurarsi. Può sembrarvi impossibile, ma l’organismo si “aggiusta” con una precisione millimetrica. Molte volte mi capita di sottolineare, durante una conferenza, che il nostro compito è quello di aiutarlo, senza ostacolarlo nelle sue funzioni, così da favorire nel tempo il massimo equilibrio psicofisico.

 Il nostro organismo ha una grande capacità di riparare i danni che quotidianamente subisce. E’ la “Vis Medicatrix Nature”. Vale a dire la forza risanatrice della natura. Principio guida della medicina Ippocratica, secondo il quale l’organismo possiede poteri innati di auto-guarigione. Parliamo quindi di un organismo non passivo e inerte, ma attivamente in grado di riequilibrare l’equilibrio omeostatico perso. Dal punto di vista genetico siamo programmati in modo che la guarigione avvenga in modo spontaneo per opera di questo “medico interiore”, solerte ed esperto, che ha un solo obbiettivo: far funzionare al meglio l’intero sistema. 

A proposito di sistema, nello scorso articolo vi ho invitato a considerare le vostre cellule come una sorta di società di miliardi di individui che vivono, respirano, mangiano ed espellono rifiuti. Una società dove è fondamentale che tutti vivano in armonia, cooperazione e fiducia, perché, nel momento in cui questi principi dovessero venire a mancare, salterebbero gli equilibri; inizierebbero i contrasti e, spinti da sentimenti di egoismo, invidia e paura nascerebbero i primi conflitti che scaturirebbero in vere e proprie guerre.

Vi ricorda qualcosa tutto ciò? Purtroppo, anche le nostre cellule, senza armonia, comunicazione e controllo finiscono per ammalarsi: molte muoiono precocemente o perdono funzionalità; alcune non obbediscono ai comandi e disertano; altre ancora organizzano attacchi contro le loro simili, senza controllo e in piena anarchia. In qualsiasi società il benessere viene dall'equilibrio tra i suoi componenti che devono poter nutrirsi, lavorare, avere assistenza e possedere un adeguato smaltimento dei rifiuti.

 Nell'organismo è lo stesso: ogni cellula per funzionare al meglio deve ricevere un buon nutrimento (cibo, acqua e ossigeno) e deve poter eliminare le scorie. La vita delle cellule è fortemente condizionata da questo continuo scambio di entrata di nutrienti ed uscita di tossine, responsabili, se non smaltite, dell’avvelenamento del terreno. Il corpo deve poter eliminare le scorie, sia quelle endogene (i rifiuti generati dal metabolismo) che quelle esogene ambientali (inquinamento chimico, acustico, farmaci, droghe, microrganismi, alimenti transgenici e idrogenati, additivi cancerogeni). Per non avvelenarsi, ogni minuto, il nostro organismo deve riuscire ad eliminare un enorme quantità di rifiuti. 

Come lo fa? Proprio come facciamo noi con la nettezza urbana. La spazzatura viene portata altrove e bruciata. Parimenti, il corpo cerca di allontanare le tossine e lo fa in due modi: con il drenaggio emuntoriale, grazie a organi specifici e con il drenaggio mesenchimale che avviene a livello microscopico, negli spazi tra le cellule e serve a bruciare le scorie che vi si accumulano. Il sistema linfatico collega tra loro i due sistemi di drenaggio. 

In altre parole, una parte di tossine viene incenerita fuori dalla porta di ingresso della membrana cellulare (i nostri bidoni della spazzatura), mentre il rimanente viene eliminato dal corpo con il drenaggio emuntoriale (le discariche). Protagonisti di questo secondo sistema sono gli organi emuntori, in primis l’intestino e i reni, grazie ai quali ogni giorno, più volte al giorno eliminiamo una grande quantità di residui tossici attraverso le urine e le feci. Sempre che entrambi funzionino efficientemente. 

Di sicuro, la stitichezza, dissenteria, o alternanza delle due, meteorismo, pancia gonfia, grasso addominale, bruciori e reflussi, sonnolenza postprandiale, urine maleodoranti, cistiti frequenti, renella, candida sono solo alcuni dei sintomi di un intestino e apparato urinario “mal funzionanti” e di una ritenzione di tossine. E qui iniziano i primi problemi. Partiamo dall’intestino. Per poter digerire bene, la mucosa intestinale deve assorbire le sostanze utili (nutrienti) ed escludere quelle tossiche, comprese tutte le grandi molecole non digerite, ma se abbiamo il Microbiota alterato, la peristalsi modificata, le mucose porose e infiammate che non consentono l’adeguato filtro, alcune molecole indigerite possono attraversare la barriera intestinale ed entrare nel sangue.

 Dovete sapere che una molecola non del tutto trasformata risulta estranea, “no self”, nemica e quindi da “attaccare” tanto quanto una tossina o un microrganismo patogeno. Tutto ciò che non viene metabolizzato può essere aggredito dalle nostre difese immunitarie, provocando anche reazioni di intolleranze alimentari. In questo modo, viene favorita la ritenzione di tossine che verranno accumulate nei distretti corporei dal linfatico, al fegato ai tessuti sottocutanei fino al sistema nervoso. Eh sì, proprio lui. Le tossine si depositano nel sistema nervoso e la reazione dei neuroni intossicati può tradursi in ansia, irritabilità e attacchi di panico, tutte espressioni di neuroni irritati dal deposito di proteine non metabolizzate. 

Del resto lo sapete: intestino e cervello sono uniti in un feedback continuo. La salute dell’uno influenza quella dell’altro. L’intestino è un organo emuntore d’eccellenza e deve tassativamente funzionare al meglio. Prendersi cura di lui è un dovere. E’ molto importante agevolarne la regolarità per evitare di trattenere tossine e veleni che potrebbero, a lungo andare, favorire malattie intestinali degenerative, autoimmuni, fino al cancro. Non vi accontentate di purghe occasionali, rimedi chimici o naturali che stimolano o inibiscono la sua peristalsi; non vi buttate in qualche dieta “fai da te” o su soluzioni prettamente sintomatologiche. 

Dovete seriamente prendervi cura di lui, lavorando sul vostro Microbiota, sulla funzionalità delle vostre mucose, modificando, se il caso, l’alimentazione e abituandovi ad assumere sostanze “amiche dell’intestino” che dovranno essere valutate caso per caso (il mio approccio è sempre “ad personam”) da specialisti della corretta nutrizione. Non avete idea quanto ad esempio un giusto apporto di acido butirrico, di omega 3, di alfalattoalbumina, di curcuminoidi, di betaglucani possono essere utili per mantenere “sano” l’intestino. Anche l’apparato urinario ha un ruolo importante per la funzione detox, con una attenzione particolare ai reni: l'organo che va facilmente in deficit energetico soprattutto nella stagione invernale. Le emozioni che lo affaticano sono la paura, l'ansia, la solitudine, il terrore per l'ineluttabile. Il desiderio di sale può indicare a volte un vuoto energetico dei reni che vanno scaldati con bevande calde e tonificanti come l'equiseto. Può essere aiutato nelle sue funzioni fisiologiche con nutrienti come il Polyporo o il Cordiceps, importanti tonici renali, ma anche con il Tarassaco e lo Zenzero, la Lespedeza e la Gramigna. 

Sentite freddo ai piedi, avete difficoltà ad addormentarvi, soffrite di sbalzi di umore? Ma anche infezioni urinarie ricorrenti, nausea, stanchezza immotivata, potrebbero essere tutti sintomi di un rene affaticato nella sua funzione detox (l’esame che ne verifica la funzionalità è l’eGFR). E’ inutile, se non dannoso, bere diversi litri di acqua al giorno, se i vostri reni non funzionano bene, anzi rischiereste di affaticarli. I reni governano le nostre acque. L’acqua scorre instancabile, attraversando il corpo, preleva le sostanze di scarto, previene la stagnazione e rende possibile il movimento e la “fluidità” del corpo. Non c’è funzione organica nè processo vitale che possa svolgersi senz’acqua. 

E a proposito di fluidità spostiamoci nel sistema linfatico: il grande “spazzino”. Chiudete gli occhi e immaginate una rete sotterranea che smaltisce i rifiuti. Provate a visualizzare i suoi vasi e le sue stazioni nelle sottomucose dell'apparato digerente e di quello respiratorio fino nei microscopici spazi tra le cellule. Tutto confluisce poi in vasi linfatici maggiori fino al più grande di tutti, il dotto toracico che scarica nel sangue la linfa con le sue tossine.

Il sangue le porterà al fegato e ai reni e lì saranno eliminati. Cosa vi consiglio per migliorarne la funzionalità? Massaggi drenanti linfatici, respirazione profonda, esercizi aerobici leggeri, tutti favoriscono l’attivazione della pompa linfatica.  Altro protagonista del sistema detox è il fegato. Nella medicina tradizionale Cinese è l’organo yin dell’elemento Legno. Esso regola il flusso dell’energia di tutto il corpo e facilita la circolazione del sangue e dei fluidi corporei. 

Incarna la capacità di pianificare, il coraggio e l’energia creativa. Interviene nel metabolismo dei lipidi e degli zuccheri; produce e secerne la bile nell’intestino; opera come filtro delle sostanze che sono state assorbite dall’intestino, prima che le stesse vengano immesse nella circolazione generale, ed esercita una importante funzione depuratrice e disintossicante. Sono molteplici i sintomi che raccontano un suo disagio: sapore amaro in bocca, lingua patinata, addome gonfio, pelle giallastra, nausea, insonnia, grasso addominale, foruncoli, acne, dermatiti. 

La salute del fegato influenza notevolmente la salute sistemica. Io consiglio sempre una dieta ipotossica, accompagnata da adeguate dosi di nutrienti per accelerarne le funzioni depurative, come ad esempio la silimarina, il glutatione, i curcuminiodi, MSM, acido alfalipoico, ma anche le alghe verdi, i funghi Reishi e l’Agarico. 

Potete immaginare il fegato come una sorta di camera di compensazione che identifica milioni di sostanze potenzialmente tossiche, le modifica in forme meno dannose e le prepara per l'eliminazione. Esso è la centrale chimica del nostro organismo in quanto ricicla, rigenera e disintossica allo scopo di tutelare la salute dell’intero sistema. Eppure nonostante questo ruolo così importante molte persone non lo rispettano, completamente schiave di vizi e dipendenze. Invece bisognerebbe avere un atteggiamento più responsabile e rispettoso, consapevoli che ogni organo ha la sua personalità e le sue esigenze. Il nostro organismo ogni giorno ci parla attraverso i sintomi. 

Se riuscissimo a comprendere il suo linguaggio e a decifrare i suoi segnali, sarebbe più facile dialogare con lui e mantenerci in salute.

Redazione

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