Doppiette ferme nel Piemonte: la stagione della caccia è infatti sospesa su ricorso di Oipa, Leal e Pro Natura. La stagione dei fucili si è aperta ufficialmente lo scorso 15 settembre, per concludersi il prossimo 30 gennaio. La presidente del Tar del Piemonte ha accolto l'istanza cautelare delle associazioni animalisti contro il calendario venatorio 2024-2025 della Regione Piemonte riconoscendo l'esistenza di una "situazione di eccezionale gravità ed urgenza".
Le motivazioni
“Il giudice amministrativo – spiegano Oipa, Leal e Pro Natura - ha stabilito che questa misura era necessaria per proteggere la biodiversità della regione”. La sospensione è stata motivata da diverse irregolarità riscontrate nel processo di approvazione del calendario. In particolare le associazioni hanno evidenziato la mancanza di trasparenza della Regione Piemonte , “che non ha pubblicato l'allegato C del calendario stesso, che conteneva le contromotivazioni regionali rispetto al parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), obbligatorio ma non vincolante”.
Oipa, eal e Pro Natura chiariscono come il provvedimento colga: “l’inadeguatezza della pianificazione in quanto non è stato presentato un Piano faunistico venatorio regionale aggiornato, cosa che solleva preoccupazioni riguardo alla gestione delle specie a rischio di estinzione come la moretta, la pernice bianca, la coturnice e il fagiano di monte”.