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| 24 aprile 2024, 17:00

Pandoro Ferragni: Balocco annuncia ricorso. Respinta la richiesta di versare 1,5 milioni al Regina Margherita di Torino

Per i giudici della prima sezione civile si trattò di pubblicità ingannevole". Il decreto ha invece rigettato in toto le domande risarcitorie avanzate dall'associazione di consumatori

Pandoro Ferragni: Balocco annuncia ricorso. Respinta la richiesta di versare 1,5 milioni al Regina Margherita di Torino

La prima sezione del Tribunale Civile di Torino ha accolto parzialmente il ricorso presentato dal Codacons (e altre associazioni come Adusbef e Assourt) contro la Balocco Spa di Fossano con cui si è chiesto al giudice di “accertare e dichiarare la responsabilità della società per pratica commerciale scorretta” per l’operazione vendita del pandoro "Pink Christmas", di condannarla a corrispondere in favore dell’Ospedale "Regina Margherita" di Torino un risarcimento di 1 milione e 500mila euro, cifra data dalla somma di denaro pari alla differenza tra il costo del pandoro griffato e il pandoro classico moltiplicato per la quantità̀ dei pezzi venduti (250.000 circa) e di condannare l’azienda al pagamento di una sanzione pari a 5mila euro.

Come noto la vicenda inizia nel novembre 2022, quando la Balocco Spa e due società facenti in capo alla Ferragni, la Fenice Srl e la TBS Crew Srl, dopo aver creato una partnership, diffusero un comunicato stampa per il lancio sul mercato del dolce natalizio: “Lo storico brand piemontese Balocco […] – vi si leggeva - presenta una novità esclusiva: il pandoro Chiara Ferragni, le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino attraverso l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà̀ di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”.  

Nel 2023 l’amara scoperta che nemmeno una spolverata di zucchero a velo rosa è riuscita ad addolcire: Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, l’ad dell'omonima azienda, vengono indagate per truffa aggravata dalla Procura di Milano, perché, a quanto pare, la donazione liberale che porta il nome dell’industria fossanese sarebbe stata effettuata nel maggio 2022, quindi “in un momento antecedente all'avvio della campagna pubblicitaria, e non risulta, pertanto, associata al ricavato delle vendite."  

Da qui l'effetto domino: la presa di posizione del Codacons con la presentazione di 104 esposti e ricorsi in numerose Procure d'Italia (tra cui Cuneo) per far aprire la strada del risarcimento per tutti i consumatori che nel Natale 2022 sarebbero stati tratti in inganno da una pratica commerciale scorretta, le indagini delle Fiamme Gialle e la sanziona da parte dell’Antitrust di oltre 1 milione di euro alle società di Chiara Ferragni e di 420mila a Balocco per pratica commerciale scorretta.

Ma quindi, di che cosa si è trattato? Di uno scivolone in buona fede su “un errore di comunicazione”, come sostenuto da Ferragni in un noto intervento, o di una truffa? Su questo sta indagando la Procura la Milano, ma nel frattempo i giudici di Torino hanno dato una risposta precisa sull'identità di quell'errore: è stata pubblicità ingannevole. A stabilirlo scrivendolo nero su bianco in un decreto è stato il magistrato torinese Gabriella Ratti“Quei messaggi diffusi al pubblico - si legge - hanno fornito una rappresentazione scorretta dell’iniziativa benefica”.

Quanto alle restanti domande presentate dal Codacons, nessuna di queste ha trovato accoglimento da parte del Collegio. L’associazione di tutela aveva, tra l’altro, chiesto al tribunale collegiale di condannare la Balocco Spa al versamento di 1 milione e 500 mila euro in favore dell’Ospedale Regina Margherita, in quanto, questo è "l'unico modo in cui i consumatori potranno vedere soddisfatto l’intento benevolo che li ha indotti all’acquisto del prodotto”. Ma tale pretesa, per i giudici “non sarebbe diretta a ristabilire lo stato di fatto preesistente proprio come nel caso in esame”.

In particolare, i magistrati hanno ritenuto che, in questo caso, le misure idonee a eliminare o ridurre gli effetti delle violazioni accertate non mirerebbero a ripristinare una situazione (come ad esempio il ritiro dal commercio di un prodotto), ma conseguirebbero un risultato proiettato in avanti, ossia la soddisfazione dell’intento che ha indotto i consumatori all’acquisto del pandoro, cioè la contribuzione alla raccolta fondi.

“Una vittoria importantissima – scriveva ieri il Codacons in una nota – che da un lato apre la strada ai risarcimenti in favore di tutti i consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione, dall’altro aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell’indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano”.

Ma se l’influencer cremonese, da pochi giorni ritornata su Instagram con alcune storie che la ritraggono a Venezia e oggi a Montecarlo, continua nel suo silenzio stampa, dalla Balocco Spa le reazioni non si sono fatte attendere.

È già stata annunciata l’intenzione dell'industria fossanese di non accettare la parte del decreto che ha stabilito ingannevole la pubblicità. Il colosso aziendale è infatti intenzionato a ricorrervi perché, si legge in nota, il tribunale di Torino si sarebbe limitato a riprendere il contenuto della decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) che, nel dicembre scorso, aveva portato a sanzionarla. Una decisione, quella dell’Agcm, che la Balocco, oltre a definire ingiusta, ha impugnato nel febbraio scorso di fronte al Tar del Lazio.  

CODACONS INVITA FERRAGNI E BALOCCO A CONFERENZA 

Il Codacons ha intanto organizzato per domani, giovedì 25 aprile, una conferenza stampa online a cui l'associazione di consumatori avrebbe anche invitato Chiara Ferragni e Alessandra Balocco. L'incontro, riservato ai giornalisti, si terrà a partire dalle 11.30 e avrà come oggetto, si legge nell'invito alla partecipazione, "l'illustrazione da parte dei tre legali delle tre associazioni (Codacons, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Adusbef) di una nuova azione collettiva volta – sulla base dell’importante pronuncia del Tribunale – a far ottenere ai circa 290mila consumatori che hanno acquistato il pandoro 'Pink Christmas' il rimborso di 5,69 euro, pari alla differenza tra il costo del pandoro Balocco tradizionale e quello griffato Ferragni". 

CharB.

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