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Cronaca | 30 marzo 2024, 15:03

Ricorso contro i varchi a Luserna San Giovanni: per il Tar è irricevibile

Il Tribunale amministrativo respinge le richieste di 54 cittadini e rimanda la questione privacy al giudice ordinario

Ricorso contro i varchi a Luserna San Giovanni: per il Tar è irricevibile

Avevano fatto ricorso al Tar contro i varchi elettronici di Luserna San Giovanni, che hanno cominciato a funzionare a gennaio, ma il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte ha ritenuto parte delle richieste irricevibili e parte non di sua competenza. Così i 54 ricorrenti dovranno pagare al Comune 3.000 euro, oltre accessori di legge, per le spese legali.

A novembre dello scorso anno, un gruppo di cittadini della Val Pellice, o che gravitano in Valle per motivi di lavoro o personali, aveva espresso timori sul rispetto della privacy di chi entra ed esce dal paese e perplessità sulle modalità con cui era stato affidato l’installazione del dispositivo di rilevazione delle targhe alla ditta Bpg comunicazioni di Pinasca. Il 9 febbraio una parte di loro ha depositato un ricorso al Tar per chiedere un suo pronunciamento sul diritto alla privacy, la sospensione del funzionamento dei varchi, l’annullamento della determina con cui l’area vigilanza e commercio del Comune, a ottobre 2023, affidava il servizio di installazione dei varchi a Bpg, e delle delibere precedenti con cui la Giunta comunale approvava il progetto dell’impianto di rilevazione delle targhe. I 54 cittadini che si sono rivolti al Tribunale amministrativo hanno affidato l’incarico all’avvocato torinese Laura Imperiale mentre il Comune di Luserna San Giovanni si è rivolto agli avvocati torinesi Alessandro Sciolla, Sergio Viale e Andrea Ruggieri.

Il Tar chiarisce di non avere competenza per esprimersi sul tema della privacy, rimandando a un eventuale ricorso al giudice ordinario, mentre le richieste di annullamento, in virtù del rito abbreviato che è stato seguito, erano ormai tardive, perché presentate oltre il termine di 30 giorni dalla scadenza della pubblicazione della determina e delle delibere. Contemporaneamente il Tribunale ha rigettato anche la richiesta di sospensione del funzionamento dei varchi e ha condannato i ricorrenti al rimborso delle spese legali. Il sindaco Duilio Canale non ha voluto commentare la vicenda prima e dopo la sentenza pubblicata il 14 marzo. Mentre l’avvocato dei ricorrenti, Imperiale, precisa: “Stiamo decidendo se fare ricorso al Consiglio di stato o aprire una causa dal giudice ordinario per la questione della privacy. Ma prima dobbiamo attendere il risultato di altre azioni che abbiamo intrapreso e, per motivi di riservatezza, non si possono annunciare”.

Elisa Rollino

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