Non solo fotografie e didascalie, ma anche riflessioni ed emozioni suscitate dai luoghi della Shoah a un gruppo di liceali: a Vigone la mostra ‘La memoria rende liberi’ sull’esperienza di viaggio ad Auschwitz e alla fabbrica di Oskar Schindler.
Il lavoro nasce nel settembre 2022, con un progetto a cura del Comune di Scalenghe: un gruppo di giovani ha inizialmente documentato gli eventi legati al proprio paese, e poi ha avuto l’opportunità di visitare Cracovia, il campo di concentramento di Auschwitz e la fabbrica di Schindler. A partecipare anche quattro ragazzi vigonesi: Marta Bertino Fiolin, Matteo Carino, Giulia Cavigliasso e Serena Racca. “In viaggio hanno prodotto ciò che viene esposto in questa mostra – spiega Paola Salvai, presidente della Pro loco di Vigone –: non solo le fotografie dei luoghi che tutti conosciamo, ma anche le loro aspettative alla partenza, le loro emozioni e riflessioni”. A cura dei ragazzi anche tutte le didascalie, arrivando a comporre una trentina di pannelli.
La mostra, esposta l’anno scorso a Scalenghe, tocca quest’anno Vigone, all’ex confraternita del Gesù in piazza Baretta. Insieme anche l’esposizione ‘I triangoli viola’, una decina di pannelli sulla storia dei testimoni di Geova durante la seconda guerra mondiale, anch’essi minoranza perseguitata dai nazifascisti, a cura della Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova di Pinerolo. “Abbiamo collaborato con la Congregazione per lo spettacolo dei ragazzi della Proloco Junior, e da questa collaborazione è nata anche questa aggiunta” spiega Salvai. Lo spettacolo, ‘I colori della memoria’, che andrà in scena sabato 3 febbraio, alle 21, al Teatro Baudi di Selve, è stato inoltre scritto da due ragazze partecipanti, Bertino Fiolin e Racca.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 4 febbraio con orario feriale 17-19, sabato 10-12 e 15-18, e domenica 10-12.
Rosa Mosso