Per la carriera di Paul Pogba potrebbe essere il colpo mortale: il campione della Juve è risultato positivo al testosterone dopo il controllo antidoping effettuato al termine della gara del 20 agosto scorso a Udine (quando non era neppure sceso in campo).
Calvario iniziato nel luglio 2022
Dopo aver ricevuto la sospensione cautelare, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, ora rischia una squalifica fino a due anni, se le controanalisi confermeranno la positività. Per Pogba è davvero un periodo nerissimo, iniziato nel luglio del 2022 con quell'infortunio in precampionato che lo ha costretto a saltare il Mondiale (anche per non aver voluto provare subito la strada dell'intervento chirurgico), cui sono seguite una serie di ricadute ogni volta che provava a tornare in campo.
Il rischio di una maxi squalifica
E adesso, dopo aver addirittura meditato il ritiro, come aveva confidato nei giorni scorsi, ecco la nuova mazzata. Il tribunale antidoping potrebbe decidere per lui anche una maxi squalifica, a meno che il giocatore e la Juve non scelgano la strada del patteggiamento. Ipotesi dal non escludere, visto che la società bianconera ha dichiarato che "si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali".
Di sicuro il suo ritorno in campo si allontana e di molto. Sempre che nei prossimi mesi, dopo il mancato accordo sul taglio dello stipendio (che il club si augurava, visti i suoi perduranti stop), non si arrivi alla rescissione del contratto, specie se dovesse arrivare uno stop di lunga durata.