Il blocco dei veicoli Diesel Euro5 in Piemonte a partire dal 15 settembre è definitivamente scongiurato. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il decreto sul rinvio del provvedimento. Ad annunciarlo Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica.
Scongiurato il blocco
"L'obiettivo più importante da raggiungere in fretta era quello di scongiurare il blocco a partire dal 15 di settembre e ci siamo riusciti", ha commentato.
Il blocco dei Diesel Euro5 è stato rinviato al 1° ottobre del 2024. In realtà, i 76 Comuni del Piemonte potranno far partire il blocco da quella data o aspettare ancora: il provvedimento sarà attuato in via prioritaria nei Comuni superiori ai 30.000 abitanti, dotati di un'adeguata rete di trasporto pubblico locale e dove ci sono valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute, poi in quelli più piccoli. L'obbligo per tutti scatterà invece soltanto un anno dopo, il 1° ottobre 2025.
I commenti della politica
"Non avevamo dubbi che il Governo Meloni avrebbe accolto la richiesta di Fratelli d'Italia di scongiurare il Blocco Euro5", ha commentato l'assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte Maurizio Marrone. "Questo risultato fondamentale deve mettere coraggio a tutti i livelli per dire basta una volta per tutte alle restrizioni di movimento. Occorre investire su soluzioni strutturali per ridurre il traffico, come la Tav e la Tangenziale est, senza scaricare il peso sulla mobilità dei privati cittadini".
"Grazie al Governo lo Stop degli Euro 5 previsto per il Piemonte non ci sarà. È una notizia importante che disinnesca quello che sarebbe stato un duro colpo per il commercio e per i cittadini - ha affermato invece l’assessore regionale Fabrizio Ricca -. La Lega si è battuta da subito per ottenere questo improntate risultato che avrebbe danneggiato specialmente le fasce più deboli della popolazione".
“Ringraziamo il ministro Pichetto ed il Presidente Alberto Cirio per aver evitato il blocco dei diesel euro 5 in Piemonte. Il Governo ha dimostrato ancora una volta di essere a fianco dei territori evitando penalizzazioni ingiustificate per aree del paese che subiscono le conseguenze di una legislazione europea punitiva e che non tiene conto delle caratteristiche del bacino padano. In Piemonte esiste una forte sensibilità ambientale e la volontà di procedere alla transizione ecologica per un domani meno inquinato e città più vivibili". Ad affermarlo i consiglieri comunali e circoscrizioni di Forza Italia a Torino.
"Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all'intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l'intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte – ha poi dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte".
"C’è voluto l’intervento del Governo Meloni per porre rimedio al gran pasticcio dell’anticipo del 'blocco' per gli Euro 5 diesel. Dopo qualche settimana di surreale scaricabarile tra Regione e Governo all’insegna del 'ce lo chiede l’Europa', ecco che Cirio ritrova la voce, a cose ormai fatte, per ringraziare il Governo e autolodarsi per le misure ambientali messe in campo in questi anni", il commento, invece, di Daniele Valle (Pd). "Invece che rincorrere l’emergenza smog con interventi che limitano la libertà dei cittadini e danneggiano le piccole imprese, finalizzate più a tutelare gli amministratori che i cittadini, la Regione Piemonte farebbe bene ad occuparsi dei 640 autobus Euro 3 che ancora sono operativi nel trasporto pubblico locale, nonché del fatto che nonostante dal 2021 tutti i mezzi del tpl abbiano l’obbligo del Fap (filtro antiparticolato), ormai molti non lo montino, perché dal 2017 non è più di serie e perché non si è più finanziata la sua installazione".
"L’Italia ha tre procedure di infrazione europee concluse e una in corso: siamo il Paese che più di tutti ha violato la direttiva sulla qualità dell’aria. Gioire per le proroghe dell'Europa è miope e inoltre non c'entra nulla con una misura richiesta e disposta dalle nostre istituzioni territoriali. Vantarsi di aver disposto un decreto per rinviare è come tirarsela per non essersi fatti la doccia. Continuare a frenare la transizione ecologica la sta allontanando dall'Italia, insieme alle sue opportunità, e il fatto che il settore delle auto elettriche stenti a decollare lo dimostra. Rimandare il blocco dei diesel al 2025 è la sconfitta di tutti, non la vittoria di qualcuno. Cirio e Pichetto dovrebbero capirlo entrambi", ha dichiarato il vice capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Marco Grimaldi.
Le reazioni del mondo economico
"Ora più che mai è fondamentale non fermarsi qui", ha invece affermato il Presidente di CNA Piemonte Giovanni Genovesio, "CNA Piemonte auspica la creazione di un tavolo permanente di collaborazione tra la Regione Piemonte e le categorie economiche per costruire misure che agevolino la transizione nei prossimi due anni. È imperativo evitare di trovarsi nuovamente impreparati di fronte alla prossima scadenza".
“Apprendiamo con soddisfazione la notizia del posticipo dell’entrata in vigore dei divieti in Piemonte ai camion Euro5 diesel”. Così Carlotta Caponi, segretario nazionale della Federazione degli autotrasportatori Italiani (FAI) che fa capo a Conftrasporto-Confcommercio.
La firma dell’atteso decreto del Consiglio dei ministri che sospende il blocco dei diesel Euro 5 dà una boccata di ossigeno alle categorie interessate. "Ringraziamo il Governo, il ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e la Regione Piemonte per aver accolto i nostri appelli – commenta la presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – Scongiurato il blocco imminente, resta comunque una forte preoccupazione per il futuro. Ci troviamo di fronte ad una sfida enorme e il tempo per realizzare qualsiasi soluzione è davvero poco. Chiediamo perciò che venga speso bene".
Ascom chiede di iniziare a lavorare fin da subito per pianificare concretamente misure intelligenti che consentano di essere preparati ai futuri appuntamenti. "È ora di lavorare ad una politica ambientale condivisa – sottolinea la presidente Coppa - I ragionamenti devono essere fatti partendo dalla realtà, una realtà che la nostra associazione conosce perfettamente, con l’obiettivo di arrivare a una visione strategica delle questioni ambientali con misure certe sui tempi di attuazione e sulle coperture economiche». Fondamentale, in questo senso, la misurazione dell’effetto di tutti gli interventi di efficientamento energetico realizzati in questi anni, al fine di comprendere con precisione quale sia la situazione reale.
Ascom Torino evidenzia, inoltre, la necessità di un percorso di avvicinamento concreto che tenga conto della crisi attuale. "La transizione va accompagnata – conclude la presidente Coppa - con misure lungimiranti. Da tempo chiediamo incentivi adeguati per la sostituzione di tutti i mezzi, non solo degli Euro 5, ma anche delle categorie precedenti, con impegni economici adeguati e tempistiche sicure. E con l’aiuto degli istituti bancari: non basta, infatti, l’eventuale incentivo del 50% se poi il sistema bancario non aiuta per la parte restante. Ricordiamo, inoltre, anche la difficoltà di reperimento dei mezzi più ecologici, sia nuovi sia usati. Ascom è pronta con proposte pragmatiche che arrivano direttamente dagli imprenditori e da chi vive tutti i giorni in prima persona le problematiche della mobilità".