Cinque anni fa ha lasciato l’ufficio dove ha lavorato per 20 anni per dedicarsi agli animali. E da marzo 2022 Jessica Blandi, trentasettenne di origini milanesi, ha messo in piedi una struttura per animali abbandonati e maltrattati a Buriasco.
Dedita al volontariato fin da adolescente aiutando gattili e colonie feline, ha iniziato il suo nuovo percorso di vita in una struttura in provincia di Varese. Poi è nata l’associazione ‘Centro Stalli – un riparo per gli animali salvati’, prima a Pavia e ora in regione Pontetto, nel piccolo paese della pianura pinerolese.
Insieme a lei collaborano una decina di volontarie, tutte donne e di varie fasce d’età, dai venti ai cinquantacinque anni. “È un’attività che regala grandi soddisfazioni, quando un animale salvato si riprende e viene adottato, ma anche molto dolore quando i nostri sforzi non bastano, e nel rendersi conto che le situazioni drammatiche da cui liberiamo questi animali non diminuiscono mai – rivela –. Il lavoro è durissimo, e siamo sempre alla ricerca di nuovi volontari e volontarie che possano contribuire ad alleggerirlo: non solo per la pulizia, la manutenzione e la gestione effettiva del Centro, ma anche per recupero del cibo, ad esempio donatoci dagli scarti delle mense, o nel controllo di chi vuole adottare uno dei nostri animali”.
Gli ospiti sono circa 150: “Ci occupiamo di animali considerati ‘di serie B’ – spiega –, come maiali, volatili, conigli, porcellini d’India, ratti domestici, e pochi cani e gatti. Li salviamo da situazioni di maltrattamenti, abusi, abbandoni e dal macello, riabilitandoli e cercando di darne in adozione la maggior parte, così da poterne accogliere di nuovi”.
Il maltempo delle scorse settimane non ha risparmiato la struttura, provocando danni ai recinti. Per questa ragione è stata aperta una raccolta fondi da destinare alla realizzazione di piattaforme rialzate per la distribuzione del cibo, delle basi dei ricoveri, per gettate di ghiaia per livellare la quota e per la ricostruzione di pareti danneggiate. “Il nostro lavoro è completamente volontario e autofinanziato; ci sono privati, associazioni e negozi che ci aiutano a sopravvivere con le spese ordinarie, che soprattutto se veterinarie sono molto costose. Ora però siamo in una situazione di emergenza, siamo state costrette ad aprire questa raccolta. Al momento abbiamo raggiunto circa la metà dei soldi necessari e abbiamo iniziato alcuni lavori: speriamo di ultimarli per l’autunno” si auspica Blandi.