“È stato un fulmine a ciel sereno” confessa Daniele Rallo, urbanista dello studio Mate Engineering, che sta curando la variante al Piano regolatore generale di Pinerolo. I professionisti non si aspettavano che gli uffici comunali preparassero una lettera per chiedere la rescissione del contratto.
“Sono due anni che stiamo mettendo a posto le carte in sintonia e condivisione con l’Ufficio tecnico. È un lavoro molto pesante e dettagliato, ma stavamo seguendo le loro richieste – precisa Rallo –. Per esempio ci hanno chiesto di produrre un lavoro sulla base della carta tecnica catastale, al posto di quella regionale (che è aerofogrammetrica, ndr), e abbiamo fatto entrambe le versioni per facilitare il loro lavoro”.
La convinzione di Mate è che il problema principale stia nella perequazione: “È la componente più innovativa del Piano, perché prende atto che numerose previsioni edificabili in periferia non sono state attuate, ma anche del fatto che le proprietà hanno pagato l’Imu per molti anni. Quindi taglia parte dell’edificabilità in certe zone e la restante la fa atterrare in zone interne alla città”. Una scelta che “piace molto alla parte politica, meno agli uffici, che mettono in luce delle difficoltà nell’applicarla” sottolinea Rallo, che non chiude una porta alla collaborazione con Pinerolo: “Siamo disposti a finire il nostro lavoro, ma se non si trovasse un equilibrio, siamo pronti anche ad andare a una risoluzione dell’accordo”.