Tutti la ricordano come un’istituzione e come una donna manager, che univa al senso degli affari il dono dell’accoglienza e della disponibilità. Nella notte tra sabato e domenica si è spenta, all’età di 78 anni, Ersilia Elia di Vigone.
La sua vita è stata dedicata alla ristorazione e il suo Ippocampo di via Bosca è stato un ristorante che ha segnato la storia del Pinerolese e non solo, diventando una delle location più gettonate per matrimoni e feste, ma anche un luogo dove si poteva andare a cenare o pranzare, sapendo che uno avrebbe incontrato degli amici.
“Io ed Ersilia eravamo amiche sin da giovani – ricorda la barista Piera Viotto –. Lei ha iniziato a lavorare all’Indesit, ma era appassionata di ristorazione. Facendo la cameriera al Centro di Cercenasco ha conosciuto il marito Ivano, che faceva il cuoco. Hanno scelto di aprire un loro ristorante, il Cavallino rosso di Cercenasco, poi hanno aperto l’Ippocampo”.
Nella sua lunga carriera, Elia è ritornata al Cavallino rosso, per un periodo, prima di riprendere in mano le redini dell’Ippocampo, che ha guidato fino a qualche anno fa. Dopo un’altra breve gestione, poi, il locale è stato trasformato nel supermercato ‘Il gigante’, che è stato inaugurato nell’aprile del 2017.
“Noi l’abbiamo servita per 40 anni e il rapporto lavorativo ci ha permesso di diventare amiche – racconta Bruna Astegiano della Pasticceria Chiri –. Con lei non ci sono mai stati problemi, che è raro nel lavoro. Inoltre, oltre a essere una donna di affari, era una donna dal cuore grande”.
“Ersilia ha ricevuto molto, ma ha anche dato molto. Era sempre disponibile ad aiutare, non si è mai tirata indietro” sottolinea Viotto, che con lei ha condiviso anche vacanze e viaggi, ma anche momenti suggestivi e ‘improvvisati’: “È capitato che chiudesse il locale, alle 23, e partissimo per Borghetto Santo Spirito, dove dall’attico guardavamo il mare, mangiando un grappolo d’uva”.
Il rosario si terrà stasera, alle 20, nella chiesa di Santa Maria del Borgo, dove domani, alle 10,30, si terranno i funerali, prima che la salma venga portata al tempio crematorio di Piscina per una cerimonia privata.