Con la presentazione dell'immagine coordinata, andata in scena ieri mattina, è ufficialmente partito il conto alla rovescia per i World University Games Winter di Torino 2025 (prima città ad ospitarle nel 1959, ndr). L'evento, conosciuto alla stragrande maggioranza del pubblico italiano come Universiadi Invernali, si svolgerà dal 13 al 25 gennaio nel capoluogo e in altre 4 comuni della Città Metropolitana: Bardonecchia, Pinerolo, Torre Pellice e Pragelato.
I numeri
Quelli presentati dal Comitato Organizzatore sono numeri importanti: sul territorio sono infatti attesi circa 3mila atleti provenienti da 65 paesi diversi e circa 2mila volontari. Incoraggianti anche le previsioni economiche: a fronte di un costo complessivo di 40 milioni di euro, a cui vanno ad aggiungersi 10 milioni necessari per le infrastrutture, il contributo governativo sarà di 28 milioni, mentre le ricadute sono stimate in circa 140 milioni. A condire il tutto, infine, ci saranno le residenze universitarie, con un'eredità di 1000 posti letto grazie a 15 milioni già stanziati dalla Regione, 2,75 da Edisu, 2,5 dagli atenei, tra i 60 e gli 80 di cofinanziamento regionale da definire entro settembre e un partenariato pubblico-privato da 33 milioni ancora da approvare per l'ex ospedale Maria Adelaide.
Il sostegno del Governo e l'entusiasmo delle istituzioni locali
Una delle novità principali è proprio rappresentata dall'ufficialità dell'entrata del Governo nel Comitato Organizzatore: “Torino - ha sottolineato il Capo Dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri Michele Sciscioli – dimostra di essere una città disposta a investire nello sport perché ha capito i benefici che è in grado di portare a tutto il territorio. Per questo confermiamo il nostro sostegno a una realtà in grado di creare i giusti contesti politici e non solo per la crescita della cultura sportiva”.
L'entusiasmo delle istituzioni locali, nel frattempo, è già alle stelle: “L'entrata del Governo nel Comitato - ha affermato l'assessore allo sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca – è fondamentale: l'organizzazione non si è mai fermata ma da oggi inizieremo ad animare le valli e a lanciare i temi di questi Giochi, che rappresentano una grande occasione per mettere in mostra il nostro territorio. A gennaio 2023, a proposito, saremo negli Stati Uniti proprio per promuovere le Universiadi”. “Sarà - ha aggiunto il pari grado comunale Domenico Carretta – un crescendo di emozioni che vogliamo riversare su una città di grande tradizione nell'ospitare questi eventi. Le Universiadi saranno un altro tassello capace di coinvolgere lo sport di base, senza dimenticare la Torino universitaria che deve farsi trovare pronta per sfruttare questa grande occasione”.
Un'occasione per la Torino città universitaria
Le Universiadi, infine, rappresentano una grande occasione per la vocazione universitaria di tutto il Piemonte, che sul proprio territorio conta 80mila studenti all'Università di Torino, 40mila al Politecnico, 12 mila all'Università del Piemonte Orientale e 500 all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo: “Stiamo lavorando - ha commentato il presidente di Edisu Alessandro Ciro Sciretti – sulla sostenibilità economico-finanziaria, ambientale e sociale per fare in modo che i Giochi lascino, oltre al connubio tra benessere e alta formazione, un'eredità basata su inclusività e sviluppo del territorio”.