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Politica | 27 giugno 2022, 16:32

M5S: “Sì al commerciale nel ‘Pipistrello’ di Pinerolo, ma con un limite percentuale e con impegni precisi”

Il capogruppo Giorgio Pittau spiega la posizione attuale e il legame con le vecchie battaglie, dove la struttura era stata definita un ‘mostro’

Il ‘Pipistrello’

Il ‘Pipistrello’

Il M5S apre alla trasformazione in commerciale di una porzione del ‘Pipistrello’ di corso Torino vicino alla rotonda per Riva. Il tema è stato affrontato in una riunione informale il 20 giugno con tre progettisti del costruttore Francesco Gallo, titolare dell’operazione.

Una posizione annunciata con un comunicato lontano dalle parole forti usate 7 anni fa, quando la maggioranza di centrosinistra discuteva la proposta del costruttore di conversione della struttura nata come artigianale e mai compiuta.

Il capogruppo Giorgio Pittau illustra le motivazioni che spingono il M5S a sostenere la concessione di 900 metri quadri di commerciale: il 25% della superficie lorda calpestabile.

Perché il Pd era stato criticato aspramente 7 anni fa e ora il Movimento, che è al governo della Città, prende una posizione più morbida?

Noi siamo coerenti, già prima delle elezioni del 2016 avevamo profilato anche questa ipotesi, per mettere fine a una bruttura impacchettata nel nastro da cantiere. Ma con il punto fermo che non diventerà commerciale tutta la struttura, perché non vogliamo altri grandi spazi e agglomerati commerciali.

Il M5S però ipotizzava anche che il costruttore avesse fatto una specie di ricatto: costruire un edificio e lasciarlo lì incompiuto e avvolto nel nastro arancione, finché non otteneva un cambio di destinazione d’uso.

Il costruttore ci assicura che non era “un ricatto” e comunque noi abbiamo mostrato che chi volesse percorrere una strada simile non ne trarrebbe vantaggio.

Sarebbe a dire?

Ha speso i soldi per edificare il complesso e ha pagato Imu per oltre 10 anni senza poter mettere a reddito l’investimento. Non è stato remunerativo.

Ma si è creato comunque un precedente…

Abbiamo approvato una Variante al Piano regolatore che taglia le cubature edificabili e le concentra in alcune zone, assieme ai regolamenti edilizi approvati, è un modo per contrastare la realizzazione di mostri simili in futuro.

Quali sono i termini dell’accordo con il costruttore?

Sono da definire. Si parte dai 250mila euro che deve versare per l’aumento di valore del terreno. Poi ci sono una serie di altre voci e di opere che chiederemo, come il congiungimento alla pista ciclabile di Riva, la sistemazione della viabilità e dell’illuminazione e la creazione di un parcheggio di interscambio per raggiungere il centro. Speriamo anche che il piano, che non verrà usato per attività commerciali, venga messo a disposizione della città, per esempio, per ospitare la Croce verde, che ha bisogno di un nuovo spazio.

La questione della conversione in commerciale dovrà passare in Consiglio comunale. Come mai non avete fatto un comunicato di maggioranza per dare un’indicazione condivisa sull’argomento? Ci sono divergenze di opinione?

Con le altre forze abbiamo iniziato a discuterne e temi simili vanno affrontati in coalizione, ma, in questo caso, era giusto prendere posizione, visto che era una questione di cui c’eravamo occupati anni fa, ancora prima di governare la Città.

 

https://www.pinerolo5stelle.it/come-costruireil-pipistrello/

Marco Bertello

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