È stabile il mercato delle moto in Italia, che conserva la vitalità innescata dal 2020 e si protegge ancora dalle complessità contingenti, come le difficoltà globali di approvvigionamento e i rincari dei prezzi. Segnali confortanti sia per le immatricolazioni che per le vendite di accessori come gli pneumatici, dove le grandi marche si contendono l'interesse dei biker.
Pneumatici moto, la competizione tra le grandi marche
Rispetto alla frenesia del mercato pneumatici per auto, il settore delle due ruote sembra contraddistinguersi per una situazione più stabile, dove i grandi brand restano dominatori incontrastati delle scelte dei motociclisti.
Anche sulle piattaforme online come Euroimport Pneumatici, ad esempio, tra i best seller nel campo delle gomme moto ci sono sempre i soliti noti, vale a dire i modelli prodotti dai più famosi marchi, mentre gli emergenti faticano a farsi notare e preferire.
In particolare, la classifica delle vendite del 2021 su quello che è uno dei principali siti italiani di e-Commerce di pneumatici vede trionfare la Michelin con i suoi City Grip, che supera la Pirelli con i Diablo Rosso Scooter e i Dunlop Scootsmart, che chiudono il podio.
Gli altri prodotti in graduatoria sono tutti realizzati da produttori premium, come Metzeler, Continental, Brigdestone e Mitas, a riprova di come i motociclisti non lascino troppi spazi ai compromessi tra costo e qualità, quando cercano un nuovo prodotto da calzare alle proprie moto.
Il mercato moto in Italia
Più complesso, ovviamente, è invece il mercato delle moto in generale, su cui accende i riflettori Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che ha commentato gli ultimi dati sulle immatricolazioni di moto, scooter e ciclomotori del mese di maggio 2022. A livello complessivo, il settore fa registrare una flessione complessiva dello 0,7% sullo stesso mese dell’anno scorso, che in pratica consente di parlare di stabilità e di conservazione di quella vitalità che si fa sentire ormai da due anni nonostante i vari problemi contestuali.
Nello specifico, il risultato migliore è quello dei ciclomotori, che hanno fatto registrare una crescita del 6,3% e 2.067 mezzi registrati; bene anche le moto, con 16.336 veicoli targati e un incremento dell’1,3% su maggio 2021, mentre invece appaiono in flessione gli scooter, che per il quarto mese consecutivo registrano un risultato negativo e calano del 3%, pari a 19.935 veicoli venduti.
Allargando l'analisi al cumulato annuo, nei primi cinque mesi del 2022 il mondo due ruote ha perso il 2,1% di immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2021, con 131.932 mezzi immessi sul mercato; a pesare su questo segno meno è ancora una volta il crollo degli scooter, che registrano 60.873 veicoli pari a un calo del 12,3%, mentre invece sono in forte territorio positivo sia le moto (crescita annua dell’8,7% e 63.019 veicoli targati) che i ciclomotori (più 9,1% in dodici mesi con 8.040 mezzi registrati).
Tra le tendenze in evidenza, poi, si segnala anche la vigorosa la spinta dei veicoli elettrici, che crescono del 39,1 rispetto allo stesso mese del 2021 grazie all'immatricolazione di oltre 1200 nuovi veicoli: in totale, in questo 2022 sono stati messi in strada quasi 6mila modelli di moto elettriche, con una crescita del 55% rispetto al 2021 - frutto anche degli incentivi statali ancora in corso, che prevedono contributi fino a un massimo di 3.000 euro senza veicolo da rottamare e fino a 4.000 euro a fronte di una rottamazione di un mezzo con una classificazione ambientale fino a Euro 3.