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Attualità | 30 maggio 2022, 11:50

Progetto San Carlo: “Abbiamo scongiurato la chiusura del Forte di Fenestrelle”

A giorni verrà registrato l’atto di concessione di 6 anni. Il presidente Bossuto: “Invitiamo al dialogo anche chi ha fatto di tutto per cacciarci”

(Foto di Claudio Allais)

(Foto di Claudio Allais)

A giorni registreremo presso l’Agenzia delle Entrate l’atto di concessione demaniale del Forte di Fenestrelle. Questo ultimo passaggio permetterà all’Associazione Progetto San Carlo ONLUS di chiudere il lungo percorso che ha confermato i volontari alla gestione del bene storico per altri 6 anni.

Il rinnovo della concessione demaniale è stato un traguardo difficile da raggiungere, poiché faticoso a causa dei colpi di scena che lo hanno contraddistinto, ma non solo. Mentre alcuni enti territoriali hanno subito inteso la gravità del momento, altri hanno preferito mettere ai margini l’Associazione Progetto San Carlo con l’evidente scopo di estrometterla dalla futura gestione. Una dura azione di contrasto alla ONLUS, attuata anche con un ampio uso di affermazioni ingenerose indirizzate all’Associazione stessa.

L’assenza di un Tavolo comune di confronto tra i soggetti pubblici e i concessionari ha creato una situazione pericolosa di stallo, in cui le dichiarazioni a mezzo stampa si sono sostituite a proposte praticabili che guardassero al domani del Forte. Le accuse e lo svilimento attuato contro i membri dell’Associazione, accusati di non essere professionali (chi stabilisce la professionalità... se non i risultati ottenuti?) senza però mai valutare lo sforzo di una realtà che non riceve finanziamento alcuno per la gestione, hanno determinato una sensazione di sconforto iniziale a cui è seguito in compenso un grande desiderio di riscatto.

L’attuale nuova concessione è molto più stringente rispetto a quella scaduta in febbraio 2021, e impegna il concessionario a compiti e obblighi davvero gravosi, tra cui il pagamento dell’IMU e il rilascio della certificazione energetica per l’intero comprensorio. Oltre all’Associazione Progetto San Carlo, e malgrado i sentori iniziali e le manifestazioni di interesse presentate da alcuni individui residenti nel medesimo condominio romano, nessun altro soggetto ha presentato l’offerta per acquisire la gestione della fortezza. Il bando, lo vogliamo ricordare, prevedeva quale unico criterio di assegnazione la maggior offerta, partendo da un canone annuo di circa 500,00 euro: l’offerta più alta determinava la vittoria di colui che la presentava.

La nostra offerta, protocollata in un clima di grande scoraggiamento, ha scongiurato il rischio che la fortezza rimanesse chiusa ed inattiva per chissà quanto tempo e con conseguenze devastanti per il monumento settecentesco. L’offerta inoltre è stata presentata nonostante un ricorso depositato dall’Associazione stessa presso il T.A.R. Piemonte: atto giudiziario in cui veniva contestato puntualmente il bando di assegnazione, ritenuto non idoneo ad una struttura di grande valenza storico/culturale che ritenevamo dovesse prevedere competenze specifiche.

Nelle more delle procedure di rilascio della concessione, è stato revocato il contributo regionale di 500.000,00 euro destinato dalla Legge Regionale n. 9 del 19/03/2019 a interventi vari da realizzare al Forte delle Valli (rifacimento del tetto del quartiere di mezzo e del tetto della chiesa) ed al Forte San Carlo (ultimazione locale servizi aggiuntivi sulla piazza d’armi). Privati del contributo regionale, oggi sono a rischio anche i 50.000,00 euro stanziati dalla Fondazione CRT a cofinanziamento del medesimo progetto. Il ritardo nella procedura di rilascio della concessione è stato causato anche da azioni che l’Associazione non ha condiviso sin da subito per la loro non fattibilità reale, nonché per essere le medesime frutto di pura demagogia (quali l’acquisizione del bene al patrimonio comunale poi rivelatasi non percorribile per l’onerosità che sarebbe ricaduta anche sulle “casse comunali fenestrellesi” derivante dai molteplici e gravosi impegni riguardanti i tanti interventi di recupero richiesti per la messa in sicurezza dell’intero compendio).

L’Associazione si è già immediatamente attivata per il recupero di tali somme, sapendo di imbarcarsi in un’operazione dall’esito incerto. Risultano persi pure i 500.000,00 euro, assegnati dalla Regione Piemonte con DGR n. 27-1743 del 13/07/2015 modificata con DGR n. 35- 3263 del 9/5/2016 e n. 45-6151 del 15/12/2017 che sarebbero serviti per la messa in sicurezza della Ridotta Carlo Alberto (sulla S.R. 23 del Sestriere) e per interventi di sistemazione della strada di accesso al Forte.

La ONLUS, che opera da oltre trent’anni, ha ripreso a pieno ritmo le sue attività, buttandosi alle spalle il complicato periodo trascorso negli ultimi due anni. La speranza che accompagna la riapertura è quella di poter intraprendere, con tutta l’energia possibile, l’antico impegno di valorizzazione del Forte più grande d’Europa. A chi cita Bard quale esempio virtuoso è bene ricordare che quest’ultimo ogni anno riceve dalla Regione Valle d’Aosta alcuni milioni di euro per la gestione, mentre al Forte di Fenestrelle si lavora in autogestione, ossia a zero contributi.

Auspichiamo che le attenzioni manifestate nei riguardi della fortezza da molti enti pubblici durante la costruzione del nuovo atto di concessione e che hanno conferito alla stessa il termine di “Bene faro”, siano fattivamente riscontrabili anche nei prossimi anni con impegni anche economici precisi e puntuali

Noi non temiamo le novità e neppure il progresso: dubitiamo però da sempre sulla bontà di scelte nate in percorsi privi di trasparenza e mutilate del confronto con chi da decenni si prende cura del fantastico, quanto complesso, bene comune alpino fortificato.

Infine, un grazie sincero a chi ci ha sostenuto nell’ora più buia per il Forte e un invito al dialogo senza preconcetti generati da “pettegolezzi da bar” a chi ha fatto di tutto (e a tutti i livelli amministrativi) per cacciarci, con il rischio di vedere distrutti tanti anni di recupero.

Dott. Juri Bossuto

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