“La nostra idea non è di far ridere con notizie inventate, ma di puntare su quanto possa essere paradossale la realtà e ironizzarci su”, Fabrizio Biasibetti, 34enne di Carmagnola, svela la ricetta della pagina Facebook ‘Commenti Memorabili’ di cui amministratore: nata nel 2014, conta ora più di quattro milioni di ‘mi piace’.
“Sono sempre stato appassionato di internet e dei fenomeni del web” racconta Biasibetti. “Dopo il diploma alberghiero ho svolto diversi lavori per mantenermi, nessuno dei quali mi dava soddisfazioni. Dopo più di tre anni da manutentore meccanico in un oleificio ho deciso di mollare il lavoro, e con il ritrovato tempo libero ho deciso di aprire ‘Commenti Memorabili’”.
Gli inizi e la crescita veloce
L’idea di partenza era semplice: raccogliere commenti a post e notizie di altre pagine e dar loro risalto, essendo spesso molto più divertenti della pubblicazione originale. La pagina, aperta a fine ottobre del 2014, nel dicembre dello stesso anno conta già 20.000 follower: i contenuti creati non direttamente dalla pagina, ma dalle battute degli utenti stessi, di volta in volta diversi, rendono piccoli protagonisti coloro che stanno alla base dei social, ovvero chi legge, commenta e interagisce non dall’alto, ma con il proprio semplice account personale. In pochi mesi arriva la prima proposta editoriale per un libro, raccolta dei post più “memorabili”; dopo un anno di attività, la pagina raggiunge il milione di ‘mi piace’. Ora, a più di sette anni dalla nascita, ‘Commenti Memorabili’ continua a crescere, dopo un secondo libro, tre collaborazioni con Panini per i diari scolastici, un sito di notizie, e la vittoria per tre anni ai ‘Macchianera Awards’, gli ‘Oscar’ del web italiano, come Miglior Pagina Facebook.
Il lavoro ‘nascosto’
“Ci si immagina che dietro questo lavoro ci sia un gran numero di persone, ma in realtà siamo solo in tre: un socio si occupa della gestione del sito, mentre il terzo ha le mansioni manageriali, tiene i contatti con l’agenzia pubblicitaria e i brand che vogliono sponsorizzarci. La funzione di ricerca commenti e pubblicazione sulla pagina è ancora interamente mia. Spesso ci viene detto, da chi vuole denigrarci, che quello che facciamo non è un vero lavoro, e in realtà è vero: le ore che dedichiamo a ‘Commenti Memorabili’ sono più alte di qualsiasi contratto” spiega Biasibetti. “I social sono in continua evoluzione, ho passato quasi otto anni su questa pagina e valgono quanto cinquanta del mondo reale, per cui ormai la gestione dei post è una questione di esperienza. Anche i trend giusti non sono facili da individuare: ad esempio, Will Smith che sale sul palco degli Oscar per schiaffeggiare Chris Rock può sembrare un tormentone destinato a durare, ma in realtà le battute fatte il giorno dopo sapevano già di vecchio”.
Il sito web (commentimemorabili.it), nato nel 2015, non solo raccoglie commenti dai social come la pagina Facebook, ma pubblica notizie, spesso assurde e paradossali. Per la natura delle storie raccontate, le notizie sono sempre corredate da fonti, e anche i commenti pubblicati vengono tratti da notizie reali: “È molto più divertente sfruttare avvenimenti reali, anche i commenti risaltano di più” precisa Biasibetti.
Le reazioni dei vip
“Resto sempre molto sorpreso dalla reazione di personaggi famosi e dello spettacolo alla mia pagina, in molti tra calciatori, vip e attori mi hanno detto di esserne fan. Probabilmente l’interazione più divertente è stata ai Macchianera Awards del 2016, dove abbiamo vinto per la prima volta” rivela. A venir premiato c’era anche Enrico Mentana, che “il giorno dopo avrebbe dovuto affrontare una delle sue classiche maratone, in occasione del referendum costituzionale”. Biasibetti l’aveva incontrato nel backstage e “già mi ero emozionato dai complimenti ricevuti da lui”. “Il nostro premio è stato consegnato all’una e mezza, io ero agitatissimo, e nel discorso ho ringraziato tutti i fan della pagina, perché è solo grazie a loro se sono stati raggiunti tutti i nostri traguardi – racconta –. Mentana a quel punto ha urlato scherzosamente ‘Vogliamo i nomi!’, e allora ho risposto che l’avrei fatto, ma ci avrei messo un po’ a leggerne più di due milioni. Se avessi raccontato questa storia al me di due anni prima, che lavorava senza passione nell’oleificio, non ci avrebbe sicuramente mai creduto”.