La variante delle 3R ha passato il primo scoglio. Ieri è stato approvato il progetto preliminare della proposta urbanistica che taglia cubatura nelle zone periferiche per spostarla in centro a Pinerolo, nelle zone da riqualificare. Lasciando attorno al centro abitato una cintura verde. La proposta però trova contrarie le opposizioni, con il Pd che contesta la concentrazione dell’edificazione nel cuore della città.
La variante cancella 138mila metri cubi edificabili, per un totale di 14 ettari che rimangono agricoli o destinati a parco pubblico. Il perno della variante è il meccanismo della perequazione, che sposta cubatura dalle aree di completamento a quelle da riqualificare.
Le aree di completamento oggetto della variante sono: zona Madonnina, via Giustetto, via Asiago, viale Pasubio, via Sabotino, via Pasubio e e Riva Ovest.
Dei 138mila metri cubi previsti, ne verranno realizzati 61.197, perché la variante prevede un taglio della cubatura del 50 o del 70% a seconda che venga lasciato il terreno al Comune per destinarlo a parco, oppure rimanga agricolo.
Le capacità edificatorie potranno atterrare in tre aree: in zona ex cartiera Malora (che sorgeva sul canale Riva Moirano), nell’area Elettrodi (via Vigone, vicino alla ferrovia) e all’ex Pmt nelle porzioni che non sono più produttive. Questi diritti non andranno comunque ad aumentare le capacità edificatorie già previste dal Piano Regolatore.
Lo spostamento dei diritti sarà negoziato direttamente dagli operatori dell’edilizia e potrebbe portare a un ulteriore taglio di cubatura, a seconda degli incastri che verranno fatti.
Molto critico il capogruppo del Pd Luca Barbero: “Dopo la pandemia puntare sulla densificazione degli insediamenti non è una buona idea, perché la gente cerca maggiori spazi. Inoltre la perequazione è stata adottata a macchia di leopardo”. Dura anche la replica dell’assessore all’Urbanistica Giulia Proietti: “In una città diffusa non si riescono a fare politiche di mobilità sostenibile e il nostro obiettivo non è vendere una casetta con giardino, perché Pinerolo è una città. Edificare fuori dal centro abitato porta solo traffico su ruote in centro”.
Barbero ha controribattuto portando l’idea della città a 15 minuti dove ogni quartiere è dotato dei principali servizi e dei quartieri ecosostenibili del Trentino Alto Adige.
Mentre il capogruppo M5S Giorgio Pittau ha tirato le orecchie ai consiglieri del centrodestra, che per protesta non hanno partecipato alla seduta.
Alla fine la variante è passata con i soli voti dei consiglieri di maggioranza e ha incassato anche l’astensione di Salvatore Maulucci del Pd, che ha parlato di un gesto “non politico, ma di una libera scelta, che riconosce il lavoro fatto dall’Amministrazione”.
Il documento è solo al primo step di approvazione e sarà la prossima Amministrazione comunale, che uscirà vincente dalle urne in autunno, a decidere se concludere l’iter o meno. Intanto si va in salvaguardia e le aree interessate non possono realizzare le previsioni urbanistiche del vecchio piano. Mentre quando sarà pubblicata, dopo 30 giorni, i cittadini ne avranno 30 di tempo per fare le loro osservazioni.