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Viabilità e trasporti | 20 aprile 2021, 18:44

Treno Vivo Val Pellice rilancia l’accoppiata ferrovia-bicicletta

Secondo il gruppo sono diverse le alternative esistenti per raggiungere sulle due ruote Pinerolo, partendo da Torre Pellice

La Pinerolo-Torre Pellice

La Pinerolo-Torre Pellice

“Perché mettere bici e bus al posto dei treni, se fra Torre Pellice e Pinerolo si può realizzare con poca spesa una ciclabile su strade secondarie? Perché rinunciare a ferrovia e alla ‘intermodalità bicicletta + treno che sarebbe il modo più economico e immediato per ridurre le emissioni di CO2’?”. Da questi due interrogativi parte la proposta del Comitato Treno Vivo Val Pellice supportata da Osservatorio 0121 - Salviamo il paesaggio, i circoli Legambiente di Val Pellice, Pinerolo e Barge e il gruppo Salvaiciclisti Pinerolo, che si oppone a quella del Politecnico, commissionata dall’Unione montana del Pinerolese, con il Comune di Pinerolo e il Consorzio Pinerolo energia.

I sostenitori del treno prospettano almeno due soluzioni tra Torre Pellice e Luserna San Giovanni: “Unno più diretto su viale De Amicis e uno più piacevole, vicino alla ferrovia, perché dalla stazione si prosegue su viale Bellonatti, strada vecchia San Giovanni e strada Roncaglia raggiungendo Bricherasio, dove la Strada Valdomenica porta a Cappella Moreri”. Da Bricherasio invece sono tre le alternative individuate per raggiungere Pinerolo. La prima è “il tracciato della ‘Strada delle mele’ che si snoda nella piana di San Secondo di Pinerolo, da cui per via Cardonata si raggiunge il ponte di Miradolo sul Chisone, si sfiora l'ospedale e si continua sulla ciclabile di viale 17 febbraio e via Lequio”. La seconda invece non prevede la svolta in via Cardonata, ma “si costeggia il Chisone attraversandolo su Ponte Chisone e si continua sulla ciclabile di via Saluzzo, con l'augurio che vengano realizzati i 400 metri mancanti fino a via Toscanini, da cui, su una parallela di via Saluzzo, si arriva alla ciclabile di corso Torino e alla stazione”. Infine c’è la terza “più breve e diretta, da Cappella Moreri si segue Strada Camborgetti Ballada e poi un’antica strada per Pinerolo, ora ridotta a viottolo campestre, che punta a nord e in passato giungeva in via Chisonetto. Per renderlo agibile serve una passerella su una bialera e 300 metri in sede protetta sulla SP 589 fino a Ponte Chisone” spiegano i sostenitori del Treno.

Marco Bertello

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