La zona Rossa fa abbassare le saracinesche ai negozi ritenuti "non essenziali" a Torino e in Piemonte. Ma sulla base delle circolari diffuse dal Ministero e rilanciate dalle associazioni di categoria non si tratta di una vera e propria serrata. Sono infatti ancora un buon numero le attività cui viene permesso di continuare la propria vendita quotidiana, seppur nel rigoroso rispetto delle condizioni di sicurezza e garanzia per la clientela e gli addetti.
In particolare, ecco l'elenco delle attività che rimangono aperte anche nei prossimi 14 giorni, in attesa della rivalutazione dei parametri dei nostri territori. Il discorso vale per i negozi tradizionali (quelli "di vicinato") e per quelli che rientrano in questa categoria, ma si trovano all'interno di centri commerciali, ferme restando le chiusure nei giorni festivi e prefestivi.
Per quanto riguarda bar e ristoranti, sono chiusi al pubblico, ma resta possibile l'asporto (il take away) e la consegna a domicilio.
- ipermercati, supermercati, discount
- negozi di vendita di prodotti surgelati
- negozi di computer e attrezzature di elettronica / elettrodomestici
- tabaccherie (compresa la vendita di sigarette elettroniche)
- pompe di benzina e carburanti
- ferramenta, vernici, materiale da costruzione
- articoli igienico-sanitari
- prodotti per agricoltura e giardinaggio, ma anche fiori, piante, bulbi e fertilizzanti
- illuminazione e sistemi di sicurezza
- librerie
- giornali, riviste e periodici
- cartolerie e forniture per ufficio
- confezioni e calzature per bambini
- biancheria personale
- articoli sportivi, biciclette, articoli per il tempo libero
- auto, moto e ricambi
- giochi e giocattoli
- farmacie e parafarmacie, articoli medici e ortopedici
- cosmetici e profumeria
- animali domestici
- ottica e fotografia
- saponi, detersivi e prodotti per la pulizia
- ambulanti alimentari
- distributori automatici
- lavanderia, tintoria
- pompe funebri
- parrucchieri e barbieri
In questa occasione, Confesercenti rilancia LaSpesaServita, il portale delle attività commerciali che svolgono la consegna a domicilio e l'asporto.
"Durante il primo lockdown ma anche successivamente - dice il presidente Giancarlo Banchieri - si è rivelato uno strumento estremamente utile per sostenere l'attività delle imprese ed è un'opportunità per la clientela. Il portale vanta oggi oltre 1.400 aziende presenti e in questi giorni si stanno intensificando le richieste di altre aziende che vogliono entrare a farne parte. Dalla sua nascita ha registrato oltre 170.000 contatti". Sul portale icone diverse contraddistinguono le attività che svolgono solo la consegna a domicilio, o solo l'asporto, o entrambi; la ricerca può essere fatta per Comune, per distanza dalla propria abitazione, per tipologia di attività.
L'adesione delle imprese al progetto LaSpesaServita è totalmente gratuita: per aderire, scrivere una mail a segreteria@confesercenti-to.it.