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Scuola e formazione | 08 maggio 2020, 16:16

La scuola ai tempi dei Covid: Luserna San Giovanni punta sull’ex Alberti

Il Comune ha chiesto al Demanio la possibilità di utilizzare anche la parte dell’edificio che non è ancora di proprietà in modo da avere a disposizione nuovi e più ampi spazi a settembre

La scuola ai tempi dei Covid: Luserna San Giovanni punta sull’ex Alberti

Il Comune di Luserna San Giovanni punta sull’ex Alberti per affrontare le incognite sull’eventualità del distanziamento sociale tra studenti con la ripartenza del prossimo anno scolastico per l’emergenza Covid-19. L’edificio era già stato individuato dalla maggioranza come futura sede delle scuole medie del paese in seguito all’accorpamento dei plessi scolastici che porterebbe alla soppressione dei quelli delle frazioni.

«Le indicazioni preventive del Ministero dell’Istruzione sulle norme che potranno garantire il distanziamento sociale nelle scuole sono ancora troppo fumose ma non possiamo farci trovare impreparati all’apertura del nuovo anno scolastico. In caso di necessità di frazionare le classi o garantire spazi più ampli, avremo bisogno di nuovi locali adatte allo scopo» così il sindaco di Luserna San Giovanni, Duilio Canale, argomenta la decisione di puntare sull’ex Alberti. La disponibilità della struttura, infatti, risolverebbe il problema di trovare nuovi spazi: «Le aule dell’Alberti sono grandi circa il doppio di quelle normali. La garanzia di poterle usare anche solo temporaneamente sarebbe una sicurezza di fronte alle incognite della ripartenza».

Per poter usare l’edificio, l’Amministrazione ha bisogno però di ricevere dal Demanio dello Stato l’autorizzazione a utilizzare la porzione dell’edificio che non è ancora proprietà del Comune: «Per questo abbiamo avviato un confronto con il Demanio e la risposta potrebbe non richiedere tempi lunghissimi» garantisce Canale. In caso affermativo bisognerebbe però rimettere in sesto l’edificio di via Tegas che è inutilizzato da molti anni: «Dal punto di vista antisismico è già la struttura che si trova nelle condizioni migliori, tuttavia sono necessari alcuni interventi – spiega il sindaco –. Mentre quelli più corposi sono procrastinabili rimangono urgenti delle migliorie che l’avanzo di bilancio ci permetterebbe comunque di fare in tempo. Si tratta soprattutto interventi di semplice manutenzione».

Le attenzioni, quindi, sono puntate nuovamente sull’edificio al centro del progetto di accorpamento dei plessi scolastici che da anni viene discusso, Canale ci tiene a distinguere comunque i temi: «Mentre l’accorpamento risponde ad esigenze di sicurezza antisismica delle scuole, questa ipotesi di spostamento deriva dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e quindi dalla necessità di trovare una soluzione che garantisca il distanziamento sociale. Tuttavia, è innegabile che potrebbe essere l’occasione per verificare la sua adeguatezza nell’ospitare gli alunni» ammette il sindaco.

Elisa Rollino

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