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Cultura e spettacoli | 01 maggio 2020, 11:39

La biblioteca di Luserna San Giovanni guarda ai giovani e il Comune pensa di trasformarla in centro multifunzionale

La gestione passa alla Diaconia valdese, mentre l’Amministrazione ha già in mano un progetto per la completa riqualificazione

La biblioteca di Luserna San Giovanni guarda ai giovani e il Comune pensa di trasformarla in centro multifunzionale

La biblioteca di Luserna San Giovanni prova ad aprirsi ai giovani, affidandosi alla Diaconia valdese, mentre il Comune progetta un importante investimento che l’emergenza sanitaria rischia di complicare: la completa riqualificazione della biblioteca comunale e la sua trasformazione in un centro multifunzionale.

La novità su fronte gestionale, con l’affidamento alla Diaconia valdese per un anno, non toccherà il sistema dei prestiti: «Le attività di base del prestito rimarranno tali, si continua a collaborare con le persone che finora hanno fatto sì che la biblioteca fosse un servizio apprezzato dai lusernesi: negli ultimi 6 anni, infatti, abbiamo registrato un aumento continuo del flusso di utenti» assicura l’assessore alla Cultura Elena Marcellino. L’obiettivo, ora, è avvicinare i più piccoli e i più giovani: «Sinora non avevamo ancora attuato un intervento mirato per i più giovani e abbiamo fatto fatica a coinvolgerli» sottolinea Marcellino.

Per la Diaconia è una sfida inedita, ma ha già individuato alcune attività da proporre quando sarà possibile riaprire: «Si tratterà di offrire letture ad alta voce, anche in lingua, per i bambini più piccoli, mentre per quelli che frequentano la scuola elementare abbiamo pensato a laboratori di lettura, scrittura e ideazione di fiabe – spiega Davide Paschetto, responsabile del servizio Giovani e territorio della Diaconia –. Metteremo a frutto l’esperienza sviluppata con la biblioteca della comunità l’Uliveto, proponendo libri e attività che affrontano il tema dell’inclusione e della diversità». Per i ragazzi più grandi le idee sono ancora in fase di sviluppo: «Probabilmente li indurremo a familiarizzare con la biblioteca attraverso un servizio di prestito di giochi a tavolo. Inoltre ci piacerebbe trasformarli in “docenti”, ad esempio affidandogli corsi di informatica per gli adulti».

La nuova gestione doveva partire a inizio aprile ma tutto è slittato per l’emergenza sanitaria. Emergenza che complica anche il percorso di riqualificazione. L’Amministrazione comunale ha già in mano il progetto con la previsione dei costi che ammonta a 344.000 euro: «Si tratta di superare completamente le barriere architettoniche ancora presenti per l’accesso in biblioteca. Verrebbero riorganizzati interamente gli spazi interni ed è previsto l’abbattimento del muro perimetrale per chiudere invece le arcate dei portici in via ex Deportati e Internati con delle vetrate» spiega Marcellino. Proprio la riqualificazione del retro del palazzo comunale, che si affaccia su via ex Deportati e Internati, è tra gli obiettivi dichiarati dal progetto oltre a migliorare la visibilità della biblioteca, aumentare la disponibilità di spazio grazie alla riorganizzazione dei locali e allo sfruttamento dei portici. La posizione centrale della biblioteca, rispetto al complesso scolastico e ai giardini pubblici, la renderebbe un punto d’incontro potenziale proprio per i più giovani.

Per finanziare l’intervento, il Comune intendeva cercare contributi e accendere mutui, ma bisogna capire cosa succederà dopo l’emergenza: «La nostra intenzione era quella di ricorrere a bandi pubblici e mutui ma dobbiamo valutare se sarà ancora possibile accedere a tali risorse dopo questa inaspettata l’emergenza sanitaria». 

Elisa Rollino

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