Via libera alla rivoluzione per l’Istituto Corelli e i Musei civici di Pinerolo

La rivoluzione nella gestione del Corelli e dei Musei civici è stata approvata ieri dalla Giunta di Pinerolo: via libera a due bandi per trovare due gestori per 5 anni.

La delibera ha sollevato diverse polemiche politiche e anche perplessità tra chi si occupa dei musei cittadini, ma il Movimento Cinque Stelle è andato avanti con la sua proposta.

Nel caso dell’Istituto civico musicale Arcangelo Corelli un unico gestore si occuperà sia della parte amministrativa che di quella didattica e artistica. Oggi invece il Comune gestiva direttamente il servizio di segreteria e nominava un direttore artistico, che doveva interfacciarsi con la cooperativa che organizzava i corsi e gli eventi.

Nel caso dei Musei civici (Archeologia e antropologia, Etnografico, Collezione d’arte e Scienze Naturali, oltre alla Casa del Senato) si procede in direzione unitaria, dopo averli raggruppati in rete qualche mese fa e aver fatto convergere le associazioni che li gestivano nel Consorzio Vittone, ora si cerca un gestore unico che proponga iniziative coordinate.

«Sia in un caso che nell’altro ci saranno effetti positivi da una gestione unificata, sia per i risparmi che si potranno fare, sia per lo stimolo che offrirà alla proposta culturale» commenta l’assessore alla Cultura Martino Laurenti.
Il primo bando che vedrà la luce sarà quello del Corelli: «Speriamo sia pronto per fine maggio, perché i corsi devono partire a inizio settembre – anticipa l’assessore –. Poi toccherà ai musei, perché gli accordi attuali scadono a fine anno».