Persone vicine, alcune a strettissimo contatto, in posa e sorridenti dietro mascherine che fra le altre cose - come nel caso del modello verde “le cosiddette medicali” - non proteggono in modo adeguato. Quello che è accaduto stamattina nel cortile interno dell’ospedale Molinette, in corso Bramante, non è l’esempio migliore di come andrebbe gestita un’emergenza sanitaria.
Eppure le premesse erano nobili, con le comunità cinesi di Torino che hanno deciso di donare alla Città della Salute mascherine FFP2, tute e guanti, confermando il grande spirito di solidarietà che fin dall'inizio dell’emergenza li ha contraddistinti.
Nessuno, però, si aspettava una "simil cerimonia" con tanto di consegna di targhe e foto di gruppo. Nell’immagine si nota chiaramente che nessuno rispetta il metro di distanza che spot televisivi, politici e lo stesso presidente del Consiglio continuano a ricordare.
Da censurare, infine, anche la scelta di organizzare l'evento nel cortile interno del nosocomio, luogo sensibile per antonomasia, frequentato - si presume - da persone che hanno bisogno di cure mediche con condizioni di salute più fragili rispetto ad altri.