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Regione | 08 gennaio 2020, 15:04

Clima e inquinamento, appello di Grimaldi (LUV) ai parlamentari: "Il Nord si unisca per sopravvivere, non per l’autonomia"

"Dall'Europa e dal Governo italiano un piano ambientale straordinario per il bacino padano"

Clima e inquinamento, appello di Grimaldi (LUV) ai parlamentari: "Il Nord si unisca per sopravvivere, non per l’autonomia"

 

“L’Assessore Marnati è il classico esempio di negazionista ‘corretto grappa’” – sentenzia il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando le ultime uscite dell’Assessore all’Ambiente: a dicembre, in risposta alle parole pronunciate a Torino da Greta Thunberg, ha dichiarato che il 2020 sarebbe stato “l’anno della svolta” ambientale, ma ha negato che il Piemonte sia territorio in emergenza climatica, ha rivendicato che la nostra regione è una realtà virtuosa e ha annunciato finanziamenti per la rottamazione di auto fino agli Euro 2, ma continua a opporsi a qualsiasi idea di moderazione del traffico e allo stop agli Euro 4 e agli Euro 5, stabilito con l’accordo del bacino padano. “Per lui ogni limitazione della mobilità a mezzo automobile è ‘una follia’, poi però lamenta che il Piemonte è un’area svantaggiata, dove è la posizione geografica a vanificare i grandi sforzi che le amministrazioni fanno. Viltà e ipocrisia al potere”, aggiunge Grimaldi.

Nel frattempo, foto satellitari mostrano gran parte del catino padano immerso nelle nebbie e nello smog (una vera e propria camera a gas, senza ricambio d'aria).

“La verità” – prosegue Grimaldi – “è che abbiamo organizzato l’intera società attorno al dominio indiscutibile del libero mercato (a quattro ruote motrici), un dominio percepito come non negoziabile, come un tabù assoluto, un dato di natura. Eppure qui l’unico elemento davvero naturale è la barriera alpina, mentre l’effetto catino è amplificato dal carico antropico del Nord Italia.Come diciamo da tempo, il Nord dovrebbe unirsi per chiedere al governo un intervento per la propria sopravvivenza. L’autonomia di poter vivere in un territorio dove il trasporto pubblico sia la cosa più importante di tutte. E invece i governatori del Nord, fatta eccezione per l’Emilia Romagna, vogliono rivedere il protocollo non per migliorarlo, ma renderlo più lasco”.

“Come in Australia e in Brasile il negazionismo climatico dei governi sta portando alla distruzione di larghe parti del globo, in Italia e in Piemonte l'immobilismo della politica aggrava la crisi ambientale. Inutile indignarsi davanti al canguro che scappa dal fuoco, o piangere lacrime di coccodrillo per quelle che continuiamo a chiamare bombe d’acqua, se addirittura si ha il coraggio di opporsi ai blocchi del traffico, quando invece, per renderli efficaci, servirebbe una politica che incida radicalmente sulle fonti di emissione. Anche le proposte semplici e a costo zero, come ridurre la velocità delle auto su autostrade e tangenziale o a dare priorità a pedoni e ciclisti sui controviali, vengono ignorate da Comune e Regione. Figuriamoci quelle in cui chiediamo di utilizzare metà dei fondi strutturali europei per dar forza a un ‘Green new deal’”.

 “Ecco perché – conclude Grimaldi – chiediamo a tutti i parlamentari ed europarlamentari del Nord Italia di attivarsi per ottenere dall’Europa e dal Governo italiano la dichiarazione di stato di crisi ambientale del bacino padano e pretendere un piano straordinario per il trasporto pubblico e per la mobilità alternativa. Una vera ‘rivoluzione verde’ e una radicale riconversione ecologica dell’economia sono l’unica strada per riscrivere il futuro”.

 

comunicato stampa

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