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Attualità | 27 novembre 2019, 08:10

I cassonetti intelligenti spingono all’80% la differenziata a Villafranca Piemonte, None e Vigone

I prossimi saranno Cavour e Volvera. La rivoluzione non riguarderà però tutti i Comuni: Pinerolo ha scelto il porta a porta, mentre per i piccoli è ancora da decidere se cambiare sistema o meno

I cassonetti intelligenti spingono all’80% la differenziata a Villafranca Piemonte, None e Vigone

La rivoluzione della raccolta rifiuti parte con dati che superano o sfiorano l’80%. Il primo paese a sperimentare i cassonetti “intelligenti” è stato Villafranca Piemonte, che lo ha adottato due anni fa in via sperimentale, poi sono arrivati None e Vigone. Nei primi mesi del 2019 la differenziata è salita all’86,4% a Villafranca, mentre a None è arrivata al 76,58% e a Vigone al 79,33%. Questi sono i dati forniti da Acea pinerolese industriale, l’azienda di proprietà dei Comuni, che gestisce la raccolta rifiuti nel Pinerolese.

«La media sui tre Comuni si attesta all’80% - spiegano dall’azienda –. È un metodo che sta dando risultati eccellenti in termini di qualità e quantità della raccolta differenziata non solo in Italia, ma anche in Europa»

In sostanza l’utente è dotato di un badge, ovvero una tessera, senza il quale il cassonetto dell’indifferenziato e dell’organico non si aprono. Il sistema registra tutti i conferimenti e permetterà in futuro di arrivare a una tariffazione puntuale, che farebbe pagare per quanto un utente conferisce. Inoltre «Le bocche di conferimento hanno anche dimensioni più piccole, rendendo difficile inserire rifiuti non conformi, e questo migliora la qualità della raccolta». Per gli altri cassonetti (carta, plastica/metallo, vetro) le bocche sono solo calibrate per evitare che vengano gettati al loro interno ingombranti da conferire nelle ecoisole.

«Questa tecnologia comporta un minor impatto sui lavoratori in termini di logoramento fisico, per via della inferiore quantità di cassonetti da movimentare rispetto ad altre tipologie e metodi di raccolta – approfondiscono da Acea –, oltre ai minori costi in termini ambientali di CO2 emessa dei mezzi della raccolta, grazie all’ottimizzazione dei percorsi dovuti alla strutturazione in eco-punti smart (intelligenti, ndr)».

L’Unione europea impone entro il 2020 di arrivare al 65% di raccolta differenziata, pena delle sanzioni economiche, e questo sistema, sinora, ha sempre permesso di superare l’obiettivo: ma il problema è che solo un altro paio di Comuni partiranno nel 2020. L’Amministratore delegato Francesco Carcioffo spiega perché: «Pinerolo ha scelto un altro sistema: il porta a porta e la partenza nel 2020 per le utenze non domestiche ci impegnerà molto», quindi la raccolta con i cassonetti “intelligenti”, il prossimo anno, verrà avviata solo a Cavour e Volvera e forse Scalenghe. Gli altri Comuni dovranno attendere ancora: dal 2021 partiranno al ritmo di una dozzina l’anno, procedendo per aree omogenee.

«Ci sono stati dei ritardi, perché c’è anche il problema di preparare l’adozione del sistema e allineare le banche dati dei Comuni alla nuova procedura» sottolinea Carcioffo, che precisa anche come sia da definire la situazione dei piccoli Comuni, quelli sotto i 1.000 abitanti: «Dobbiamo valutare se partire con questo tipo di raccolta oppure no».

Per farsi un’idea su come funziona, Acea ha preparato il seguente video https://www.youtube.com/watch?v=56DR9yr2yzM&t=22s.

Marco Bertello

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