(Adnkronos) - Ancora ordini di sgombero per i civili della Striscia di Gaza. I militari israeliani, che dal 7 ottobre 2023 portano avanti le operazioni militari contro Hamas in risposta all'attacco di quel giorno in Israele, chiedono ai gazawi di lasciare aree nel sud dell'enclave palestinese. Come evidenzia il giornale israeliano Haaretz, i militari indicano l'intera parte meridionale della Striscia come "zona di combattimento pericolosa", ad eccezione della "zona umanitaria" di al-Mawasi.
Su X il portavoce delle forze israeliane (Idf), Avichay Adraee, condivide un avvertimento secondo cui "le Idf stanno lanciando un attacco senza precedenti per sconfiggere le capacità delle organizzazioni terroristiche". "Il governatorato di Khan Yunis è considerata come una zona di combattimento pericolosa", aggiungono i militari israeliani, con la sollecitazione ai gazawi a spostarsi "immediatamente verso ovest, nella zona di al-Mawasi" e la precisazione che le nuove disposizioni "non riguardano gli ospedali Al-Amal e Nasser".
Un raid aereo israeliano è stato condotto questa notte contro la scuola Fahmi Al-Jarjawi a Gaza City trasformata in un rifugio per sfollati palestinesi. Il bilancio è salito ad almeno 36 morti. Tra le vittime dell'attacco ci sono 18 bambini, ha comunicato l'ufficio stampa del governo di Gaza.
Per l'Idf c'erano ''terroristi chiave'' nascosti all'interno della scuola ed è per questo che l'esercito israeliano l'ha colpita. Le Idf hanno affermato che la scuola veniva utilizzata da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese come centro di comando. "Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi per pianificare e raccogliere informazioni al fine di compiere attacchi terroristici contro i civili israeliani e le truppe dell'Idf nella zona", ha dichiarato l'esercito in una nota. L'esercito israeliano ha sostenuto di aver adottato "molte misure" per mitigare i danni ai civili, tra cui l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e forme di intelligence.
Altre 19 persone sono state uccise a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, dove un raid israeliano ha colpito l'abitazione di una famiglia palestinese.
Gli attacchi militari israeliani dall'inizio della guerra hanno ucciso almeno 53.977 palestinesi e ne hanno feriti altri 122.966, riferisce il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dovrebbe annunciare un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza nei prossimi giorni. Lo hanno riferito alcune fonti a Sky News Arabia, secondo cui l'annuncio della tregua verrà fatto solo nell'ambito di un accordo più ampio, che include il rilascio degli ostaggi israeliani.
Intanto però il governo israeliano ha respinto l'ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi avanzata per la Striscia di Gaza, giudicandola "inaccettabile per qualsiasi governo responsabile". Lo riporta il Times of Israel, citando un alto funzionario rimasto anonimo.
Secondo i media israeliani, il piano sarebbe stato presentato da un uomo d'affari palestinese-americano coinvolto nei colloqui con Hamas e prevedeva una tregua di 70 giorni per favorire i negoziati, durante la quale il gruppo islamista avrebbe rilasciato cinque ostaggi vivi e restituito i corpi di altri cinque. Ma per Israele la proposta si discosta troppo da quella elaborata dal mediatore statunitense Steve Witkoff, che prevede la liberazione di dieci ostaggi in cambio di 45-60 giorni di tregua.