Da centinaia di anni è un perfetto connubio tra sacro e profano dove la devozione religiosa si mischia a cultura, arte, folclore, sapori, natura e divertimento. Tutto questo è la Fiera delle Grazie che ogni anno, a metà agosto, richiama nel piccolo borgo di Grazie di Curtatone, in provincia di Mantova, più di centomila visitatori in pochi giorni.
Quest’anno l’appuntamento è dal 14 al 18 agosto. Le ragioni per trascorrere una o più giornate nel paese sulle rive del Mincio, sono tante: il suo Santuario in stile gotico lombardo, luogo di devozione mariana e meta di pellegrinaggi, il fiume Mincio e la riserva naturale che lo ospita, la fiabesca fioritura di fiori di loto, che proprio in estate incanta i visitatori sul Lago Superiore di Mantova, e poi i Madonnari.
A Grazie ogni anno arrivano infatti da tutto il mondo circa 150 artisti del gessetto per partecipare all’Incontro Nazionale a loro riservato. Dal tramonto del 14 agosto alla mattina del 15 sono tutti al lavoro, chini sul selciato, intenti a realizzare le loro opere che trasformano il sagrato del Santuario in una tavolozza dai mille colori. Solitamente dipingono soggetti sacri ma quest’anno, per celebrare la 50esima edizione del concorso, è stato deciso che le opere siano dedicate a un tema preciso: la Divina Commedia. Un progetto ambizioso e di grande valore artistico, patrocinato dal Ministero della Cultura e sviluppato grazie alla collaborazione con la Società Dante Alighieri, che si occupa della promozione della cultura italiana nel mondo. L’idea è quella di legare idealmente il percorso dei pellegrini che ogni anno arrivano a Grazie nel mese mariano a quello intrapreso da Dante tra Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Tante in ogni caso le tradizioni legate alla Fiera come quella di raggiungere a piedi il borgo da diverse località durante i giorni di Ferragosto, esattamente come facevano i devoti che vi si recavano fin dal 1400. All’epoca, il luogo non era adeguatamente attrezzato per offrire ospitalità ai fedeli e così alcuni pellegrini si trasformarono in commercianti, posizionando i primi banchi di vendita di generi alimentari. Da questa intuizione, nel tempo prese forma quella che nei secoli si è trasformata nella Fiera delle Grazie, di cui nel 2025 si celebrerà il sesto centenario.
E che dire poi delle tradizioni gastronomiche? Prima fra tutte quella del ‘cotechino’ o meglio del ‘panino col cotechino’ che a Grazie si mangia durante tutta la giornata. Si tratta di un cotechino particolare Deco (Denominazione Comunale) apprezzatissimo anche in estate perché si caratterizza per un ridotto contenuto di sale e grassi. Provare per credere!!!
A pochi chilometri da Mantova, una perla artistica che sembra nascere dalle acque, Grazie e il territorio circostante offrono inoltre numerose possibilità per farsi scoprire e apprezzare da turisti e visitatori grazie ad itinerari in bici, mini-crociere ed escursioni fluviali sul fiume Mincio.
Non è un caso se il borgo di Grazie fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia da poco è salito sul podio del programma televisivo Il Borgo dei Borghi, classificandosi al terzo posto.
Insomma Grazie è la destinazione ideale per tutti gli amanti dell’arte e della natura, per gli appassionati delle tradizioni enogastronomiche e ovviamente per i tanti devoti alla Beata Vergine. Non resta che approfittare di qualche giorno di riposo a metà agosto per andare a vivere personalmente tutto questo.
Maggiori informazioni su https://www.facebook.com/AntichissimaFieraDelleGrazie