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Politica | 21 ottobre 2023, 14:48

Gribaudo lancia da Torino la sfida a Cirio: "Un'alleanza ampia per battere la peggiore destra di sempre"

L'evento "Piemonte Futuro" ospitato a Off Topic ha fatto seguito all'intervento di ieri della ex sindaca Appendino a Proxima. Gli alleati parlano di tavolo di coalizione ma anche di primarie

chiara gribaudo

Gribaudo lancia da Torino la sfida a Cirio: "Un'alleanza ampia per battere la destra"

Ieri sera è stata ospite assieme alla ex sindaca di Torino Chiara Appendino alla festa di Proxima, ricevendo però dalla pentastellata una risposta fredda all'ipotesi di campo largo, con frecciate nei confronti di Lo Russo accusato di essere troppo vicino a Cirio. Se alla festa organizzata dalla sinistra le cose non sono andate come si augurava, oggi Chiara Gribaudo ha giocato in casa da Off Topic, per l'evento "Piemonte Futuro", organizzato dal Pd. Lo slogan scelto è stato: "Salute, lavoro, ambiente: ripartiamo da Torino".

"Nessun uomo solo al comando"

La vice segretaria nazionale del Partito Democratico ha lanciato la sua candidatura per essere la sfidante di Alberto Cirio alle Regionali del 2024, in un evento nel quale ha parlato per ultima dopo gli interventi, tra gli altri, di Nadia Conticelli, Anna Rossomando, Gianna Pentenero, Domenico Rossi, Paolo MontagnaChiara Foglietta. "Non sono i leader soli al comando che servono, vogliamo scrivere una pagina nuova per battere la peggiore destra di sempre. Basta campagne al ribasso, noi vogliamo vincere per avere un Piemonte diverso", ha esordito la Gribaudo.

Poi sottolinea l'importanza della cultura e difende il direttore del Museo Egizio Greco dagli attacchi dell'assessore Marrone ("su quelle parole Cirio ha fatto l'opossum e non ha preso le distanze, lui che è il presidente"), poi attacca Salvini e il suo fondamentalismo, parla dell'importanza di difendere la sanità pubblica e ha parole di elogio per i sindacati.

"Ridiamo al Piemonte una guida progressista"

Poi arriva il momento delle conclusioni: "Questo è il nostro tempo, è arrivato il momento di dare battaglia per ridare al Piemonte una guida progressista. Dobbiamo ricucire le tante fratture che sono state aperte in questi anni, vogliamo una Regione diversa. Grazie a tutti coloro che oggi hanno voluto essere presenti e a quelli che nei prossimi mesi saranno con noi. E se altri non lo vorranno fare, noi la nostra battaglia la faremo comunque e la vinceremo".

Dobbiamo affrontare questa fase con l’atteggiamento di chi sa che siamo di fronte a un qualcosa di molto più grande dei destini non solo dei singoli, ma anche dei partiti. L'orgoglio di partito è rivendicare battaglie di grande apertura, non è mai chiudersi nelle proprie sezioni. L’orgoglio di partito è aprire, come quando con Valentino Castellani, con grande lungimiranza, privilegiammo un’alleanza molto larga, non ci preoccupammo di perdere qualche voto e tra l'altro quell’impegno fu premiato con un ruolo centrale nel campo del centrosinistra e a Torino anticipammo la stagione dell’Ulivo. Io sono d’accordo sul fatto che le alleanze non debbano essere una somma di sigle, perché gli elettori non andranno a votare guardando le sigle, ma se saremo stati in grado, con un largo fronte progressista, di combattere battaglie che parlino alla loro vita quotidiana”: così la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando, intervenendo all’iniziativa Piemonte Futuro.

I commenti

A stretto giro di posta sono arrivati i primi commenti delle altre forze aderenti al centrosinistra. Mario Giaccone, Lista Monviso. "Molto interessante vedere che il centrosinistra è vitale ed in grado di esprimere figure di spessore che si mettono a disposizione. Ma più importante adesso pensare a vincere. Ragioniamo insieme di sanità, trasporti e futuro dei giovani in questa Regione, che la destra ha portato al disastro. Di queste cose vogliono sentire parlare i piemontesi. Il tavolo di coalizione è aperto, intanto chi c’è inizi a lavorare, gli altri arriveranno".

Silvio Viale, capogruppo di lista civica Per Torino, +Europa e Radicali Italiani: "Passata la buriana nel Pd bisognerà pensare a primarie di coalizione. Come per Lo Russo, che molti volevano incoronare per decreto, ma fu un bene fare le primarie, che hanno aiutato a vincere il centrosinistra. Facemmo bene ad insistere allora, facciamo bene a farlo oggi", ha detto tornando ad insistere su un vecchio cavallo di battaglia.

Massimo De Marzi

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