‘Insieme per la Ricerca’, il nome della serata benefica dedicata alla Fondazione Piemontese per la ricerca sul Cancro di Candiolo organizzata, nell’ambito della 74a Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, da Banca Territori del Monviso in collaborazione con l’amministrazione comunale. Un’edizione speciale che ha contato la partecipazione record di oltre cento benefattori, tra i quali esponenti pubblici (diversi i sindaci e amministratori presenti, tra i quali anche il consigliere regionale Davide Nicco), amici del Lions Club di Carmagnola, clienti, soci, amministratori e dipendenti della Banca.
Al benvenuto del sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio si sono succeduti i saluti del presidente Btm Alberto Osenda e del direttore della Fondazione Candiolo Gianmarco Sala, che hanno ringraziato i commensali per la nutrita e generosa partecipazione all’evento, ricordando come il vino, la pasta e l’acqua siano stati gentilmente offerti da Poderi Cellario di Carrù, Pasta Berruto di Carmagnola e Hydra di Nichelino. Importante poi la testimonianza della prof.ssa Sabrina Arena, Direttrice del Laboratorio di Genetica Traslazionale del Cancro presso l’Istituto di Candiolo Irccs, che ha esposto in maniera semplice ma chiara ed incisiva come viene svolto il lavoro di ricerca (in particolare quella traslazionale) presso Candiolo, vero centro di eccellenza che nulla ha a che invidiare ai più prestigiosi laboratori statunitensi dove la stessa professoressa ha lavorato e fatto ricerca per tanti anni.
“Dopo 5 anni la cena della solidarietà si conferma un appuntamento di alto livello - dichiara il direttore generale Btm Luca Murazzano - testimoniando l’importanza per Banca Territori del Monviso e per la città di Carmagnola dell’ormai consolidata charity partnership con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Questa sera abbiamo dato concreta attuazione al detto ‘goccia dopo goccia, si forma un mare’ e ci auguriamo che anche momenti come questo possano contribuire ad ampliare il numero dei sostenitori della Fondazione Candiolo, a cui tutti noi siamo grati per l’impegno e la costanza nella ricerca e nella cura di tante persone”.