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Sport | 13 agosto 2023, 11:21

La stagione ‘speciale’ di Juventus For Special, campione d’Italia e d’Europa

Il racconto dell’annata e dello spirito dell’ex Pinerolo FD

I festeggiamenti per la vittoria del titolo nazionale

I festeggiamenti per la vittoria del titolo nazionale

Nel giugno 2011 nasce a Pinerolo un sogno: creare una squadra di calcio di persone con disabilità cognitive, psichiche e relazionali che vogliono essere trattate per quello che sono, ovvero atleti che vogliono giocare e, possibilmente, vincere. Quel sogno della Pinerolo For Disable, ora Juventus For Special, si è ampiamente realizzato: nella stagione 2022-23 i calciatori della terza squadra si sono laureati campioni regionali, italiani ed europei.

Il progetto è coordinato dalla cooperativa sociale pinerolese Coesa, con l’appoggio del Pinerolo Fc che da subito ha messo a disposizione i propri impianti per gli allenamenti e le partite. Dopo una prima fase ‘pionieristica’ dedicata agli allenamenti e a partite amichevoli, la squadra si è cimentata in tornei e campionati di livello regionale, ottenendo sempre più vittorie. Nel settembre 2017 la squadra si è iscritta al campionato nazionale ‘quarta categoria’, promosso dalla Figc per giocatori con disabilità cognitivo-comportamentali, stringendo un accordo con la Juventus, che fornisce il materiale tecnico e le divise da gara. Oggi sono circa ottanta gli atleti iscritti, divisi in quattro livelli in base alle prestazioni e capacità sportive, con più di venticinque ‘pulcini’ pronti a inserirsi nel mondo dei grandi, e una sola atleta donna in terza squadra.

“Fin da subito, l’idea è stata di creare una team vero e proprio, che avesse le stesse metodologie di tutti gli altri – spiega Marco Tealdo, educatore e coordinatore del progetto –: questa non è ‘calcioterapia’, non sono pomeriggi dove ‘l’importante è partecipare’, come se le persone con disabilità non potessero avere capacità e spirito agonistico. Noi giochiamo per il risultato, con allenamenti, tempi e regole precisi: è una forma di rispetto verso gli atleti, che vengono trattati con la dignità che meritano anche se le prestazioni sono di livello più basso rispetto ad altre”. E i risultati, in effetti, sono arrivati: quest’anno la squadra C, guidata dall’allenatrice Silvia Dema, vincendo il torneo regionale ha potuto disputare il campionato italiano a Coverciano, e risultando vincitori hanno rappresentato l’Italia a Vienna, dove hanno battuto in finale l’Ajax, precedente campione in carica, ottenendo il titolo europeo. “Queste vittorie dimostrano la buona riuscita del progetto, il successo di atleti di valore, plasmati nel tempo, di un team tecnico innovativo e competente e di una società in grado di anticipare i tempi” commentano dalla squadra.

“Con questa iniziativa vogliamo parlare a tutta la società: non devono essere le persone a sgomitare per trovare i propri spazi, ma la società stessa che deve fornirli, adeguandosi a rappresentare e includere tutti coloro che ne fanno parte. Certo, qui ogni squadra è seguita non solo da tecnici ma anche da educatori e psicologi, che sanno intervenire nelle situazioni relazionali più complicate, ma non è la disabilità la componente principale di questo progetto: sarà sempre lo sport” conclude Tealdo.

Rosa Mosso

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