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Economia e lavoro | 28 giugno 2023, 21:00

Carlo Pellegatti rivela in un'intervista esclusiva: "Berlusconi, un maestro del giornalismo"

Il giornalista sportivo Carlo Pellegatti condivide la sua esperienza sul Milan, discutendo della gestione passata e delle prospettive future del club.

Carlo Pellegatti rivela in un'intervista esclusiva: "Berlusconi, un maestro del giornalismo"

Il giornalista sportivo Carlo Pellegatti condivide la sua esperienza sul Milan, discutendo della gestione passata e delle prospettive future del club con la redazione di sitiscommesse.com, nonché della rivalità con l'Inter. Inoltre, ricorda il suo rapporto personale con l'ex Presidente Silvio Berlusconi.

Iniziamo con un saluto e un tributo a Silvio Berlusconi, una delle figure più influenti nella storia del calcio italiano. Quali sono le tue opinioni su di lui? C'è qualcosa che ti ha colpito particolarmente?

Silvio Berlusconi ha avuto un grande impatto sulla mia carriera lavorativa grazie al suo coinvolgimento personale e alla sua maestria nel guidare il team di Mediaset. La sua influenza si è fatta sentire fin dall'inizio, quando ci correggeva e ci aiutava a migliorare come professionisti del giornalismo.

Ti darò un esempio utile: quando si commentava una partita di calcio, era comune dire "Nel Milan manca questo e questo, all'Inter quest'altro.." ma lui preferiva concentrarsi sui giocatori presenti e valorizzarli. In fondo, se iniziamo a lamentarci della mancanza di alcuni giocatori lo spettacolo ne risente.

Durante un'intervista, è importante mantenere il contatto visivo con l'interlocutore per non metterlo a disagio e dimostrare interesse nel suo discorso. Anche quando si parla con qualcuno personalmente, distrarsi mentre l'altra persona parla può risultare irritante. Tra gli innumerevoli ricordi, Silvio Berlusconi mi faceva spesso i complimenti sul mio operato al Milan e sulla mia importanza per la squadra e quando parlavo con lui lo dovevo avere voce ferma perché sapevo che gli piaceva la schiettezza e non avrebbe gradito una voce affranta.

Parlando di cambiamenti significativi, con l'inizio del calciomercato, ci sono state novità riguardo alla gestione del Milan da parte della coppia Maldini-Massara. Cosa ne pensi di questa situazione?

Questa settimana è stata piena di eventi traumatici, alcuni anche inattesi. Anche se non paragonabile, la perdita di Paolo Maldini ha avuto un impatto emotivo significativo. Ci sono state delle divergenze in passato che erano state superate per il bene del Milan con una giusta coesione. Tuttavia, le recenti differenze di opinione sulla filosofia del prossimo calciomercato hanno portato alla rottura della situazione e all'abbandono di Maldini. I tifosi del Milan sono rimasti sorpresi dalla notizia che Paolo Maldini, insieme a Ricky Massara, non avrebbe più gestito il mercato durante questa fase storica.

Paolo avrebbe festeggiato il 70° anniversario del legame del cognome Maldini con il Milan, infatti, suo padre Cesare iniziò a giocare nel club nel 1954. Le sue dimissioni sono state un duro colpo per tutti i tifosi. Sostengo gli attuali membri del team perché tifare contro di loro sarebbe come tifare contro l'intera squadra. Anche se preferirei avere Paolo Maldini, scelgo di supportare chi è qui ora. Spero che la nuova gestione del Milan sia in grado di fare degli acquisti importanti e costruire una grande squadra per il futuro, mantenendo sempre l'importanza della tradizione rossonera.

Se tu fossi un dirigente del Milan, quali tre nomi suggeriresti per i reparti su cui dovrebbero puntare nella prossima stagione?

Ti propongo tre nomi, anche se probabilmente non verranno: Marcus Thuram è uno dei miei preferiti e spero dia una risposta positiva. Per la fascia destra o sinistra del campo, sarebbe fantastico avere un giocatore con la velocità di Sinisterra del Leeds. Nonostante sembri improbabile, avrei voluto vedere anche Loftus-Cheek nella squadra. Oltre ai tre nomi proposti, Milinkovic-Savic sarebbe stato il candidato ideale per il ruolo di numero dieci.

Se il Pioli dovesse andarsene, chi vorresti come nuovo allenatore? Ti proponiamo Sarri, Italiano e De Zerbi. Qual è la tua opinione su di loro?

Non voglio discutere di questa cosa perché Pioli sarà l'allenatore della prossima stagione, quindi godiamocelo. Se uno dei tre allenatori dovesse arrivare, significherebbe che Pioli non ha avuto successo e ovviamente sarei dispiaciuto. Quindi spero che il Milan continui con Pioli, gli altri sono un'incognita. De Zerbi potrebbe essere la scelta più interessante tra i tre.

Con la recente decisione di Ibra di ritirarsi dal calcio giocato, ti chiediamo: pensi che potrebbe diventare un allenatore? E se sì, immagini Ibra sulla panchina del Milan?

No alla panchina del Milan, ma sì al ruolo di club manager a Milanello per garantire una buona comunicazione tra società e squadra, con Pioli come responsabile tecnico. Adesso sta pensando di prendersi un periodo sabbatico, ma io non posso fare a meno di ammirare le gesta calcistiche di Ibrahimovic.

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