La pista agro silvo pastorale che da frazione Villanova sale alla Conca del Pra, in alta Val Pellice, verrà riaperta al traffico turistico questo fine settimana, ma il sindaco di Bobbio Pellice firmerà l’ordinanza con nuova preoccupazione.
“Tempo di risistemare i parapetti in legno a protezione dei mezzi in località Mirabouc e poi firmerò l’ordinanza per riaprire la pista al traffico di quaranta mezzi al giorno – annuncia il primo cittadino Mauro Vignola –. Credo che riuscirò a farlo giovedì e che quindi questo fine settimana i turisti potranno ricominciare a salire alla Conca in auto acquistando il biglietto alla Trattoria Villanova”. Le fasce orarie in cui i turisti potranno salire fino al 30 settembre sono le seguenti: 9-10, 11-12, 17-19. Mentre potranno scendere dalle 15,30 alle 16,30 e dalle 21 alle 22.
Tuttavia il sindaco teme che sarà difficile rispettare le prescrizioni con cui la Città metropolitana ha accompagnato il suo parere positivo alla riapertura della pista. Il giudizio dell’ente è essenziale perché la pista si trova nella Zona di protezione speciale conservazione di Rete natura 2000 ‘Pra Barant’ per la presenza della salamandra lanzai.
Proprio i dati negativi rispetto alle possibilità di sopravvivenza dell’anfibio raccolti lo scorso anno, hanno indotto la Città metropolitana a chiedere al Comune di applicare un sistema di regolamentazione del traffico che riduca il numero dei veicoli durante le condizioni meteorologiche in cui le salamandre sono più attive, per esempio nei giorni di pioggia. Per farlo l’ente suggerisce di ridurre gli orari per la salita e la discesa degli aventi diritto che non esercitano attività prevalenti, ridurre il numero giornaliero di pass turistici e posizionare una telecamera in grado di rilevare le targhe dei mezzi in transito sulla pista.
“Valuteremo quale di queste prescrizioni sia adottabile ma mi sembrano di difficile attuazione e credo che quest’anno la situazione sarà particolarmente complicata” afferma Vignola. È complessa l’ipotesi di regolamentare il traffico: “Non dobbiamo dimenticare che il Comune di Bobbio Pellice ha in servizio un solo vigile”. Ma l’ipotesi di installare una telecamera per rilevare le targhe, invece? “Suscita il disappunto della gente: lo scorso anno quella posizionata dalla Città metropolitana è durata solo un paio di giorni – rivela il sindaco –. Qualcuno l’ha subito rimossa assieme al palo che la sorreggeva”.