Ha portato l’arte nella sua valle e speso il suo tempo per il volontariato. Per queste ragioni Carlo Frascarolo è stato nominato perosino dell’anno.
A premiarlo, in occasione della Festa di fine estate di domenica, l’amministrazione comunale di Perosa Argentina, assieme ai rappresentanti delle tante associazioni cui l’architetto Frascarolo presta la sua opera.
“Adesso non penseranno di mandarmi in pensione!” ha esclamato, scherzando nonostante la grande emozione, ricevendo il riconoscimento.
Toccante la lettera di motivazioni scritta e letta da Nando Busin, presidente del comitato Jambo Car, che si conclude così: “Tutti i giorni usa testa, mani e cuore per portare e condividere solidarietà. Un sognatore di un mondo dove tutte le persone possono vivere in pace”.
Le esperienze nel mondo industriale e dell’arte
Frascarolo, per tutti semplicemente ‘Carlin’, è nato a Perosa Argentina nel 1950. La sua professione di architetto (iscritto all’albo della provincia di Torino dal 1977) l’ha portato a collaborare ad alti livelli con nomi dell’industria e dell’Arte, lavorando non solo nel Torinese e nel Cuneese, ma anche a Milano, in Costa Smeralda, a Bracciano, Campagnano di Roma ed all’estero nel Principato di Monaco, in Costa Azzurra, nel Lussemburgo ed anche a Mosca.
Ha collaborato ad allestire mostre nella città di Torino alla Gam, Palazzo Madama, Promotrice delle Belle Arti, Museo dell’automobile e Torino Esposizioni, e altrove come ad esempio Palazzo Reale a Milano e il Museo della Ceramica a Mondovì.
Il ritorno in paese per dare una mano
‘Carlin’, dopo il ritiro – ufficiale ma non effettivo – dalla vita professionale, è tornato nella ‘sua’ Perosa per vivere il volontariato in modo artistico:
“Il volontariato è importante, ma non basta farlo tanto per fare – sottolinea Frascarolo –, bisogna impegnarsi, e farlo in modo professionale, come se si stesse lavorando. A Perosa sono nato e cresciuto, mi ha dato tanto; ho frequentato le scuole medie dai Salesiani, ed è stato particolarmente impegnativo, ma negli anni a venire mi sono accorto di come mi sia servito a darmi la giusta forma mentis. Poi il lavoro mi ha portato via, facendomi conoscere altre realtà, e dandomi la possibilità di frequentare persone e luoghi che mi hanno insegnato molto, ed ora sono felice di poter restituire a Perosa quello che ho ricevuto, e donare in più ciò che ho avuto l’opportunità di conoscere. In particolare penso ai bambini, che rappresentano il nostro futuro, ed è bello che possano formare la mente all’arte, alla cultura e alla bellezza, trovando in paese le stesse mostre che possono trovare in città, curate con la medesima professionalità”.
Sono questi i valori che gli amministratori comunali e i rappresentanti delle varie associazioni gli riconoscono, con gratitudine: l’attenzione verso i bambini ma anche in generale verso i più deboli o meno fortunati, come le attività che lo vedono collaborare con il Gruppo di Montagnaterapia – Cst Cai Val Germanasca.
Proprio l’educatrice Cst che segue la ‘pattuglia acrobatica’ di Montagnaterapia (così soprannominata dallo scomparso Franco Polastro) ne sottolinea la generosità e l’attenzione ai piccoli, grandi bisogni di ciascuno, come il ricordarsi ogni anno di regalare il cd del Festival di Sanremo a uno degli ospiti appassionato della rassegna canora.
Troppi per essere ricordati tutti, gli impegni che hanno visto Frascarolo all’opera in paese e un po’ in tutta la Valle, non solo mostre ma anche rassegne organizzate e ideate da lui, come ad esempio ‘Arte in vigna’, ma anche i progetti per la realizzazione di ringhiere al cimitero, le fioriere con la scritta Perosa all’ingresso del paese arrivando da Pomaretto, la realizzazione della Galleria Civica della Fisarmonica, la big bench al Parco della Pace di Perosa Argentina, che ha visto la riqualificazione dell’intera area.
Per Jambo Car si impegna attivamente nelle raccolte fondi, e ha curato le scenografie delle recite teatrali dei bambini della scuola primaria.
Ha inoltre collaborato con Piemonte Movie per il premio Fernandel, e la valorizzazione del sito natale dell’attore, in Borgata Coutandin.
I progetti futuri
Durante il prossimo fine settimana, poi, sarà possibile ammirare nuove mostre curate da lui, in occasione della rievocazione storica ‘Poggio Oddone – Terra di confine’ organizzata dall’associazione Poggio Oddone, ma Frascarolo è già proiettato verso il futuro della sua amata Villa Willy, che ha sede all’interno del Parco Tron, da lui recuperata e valorizzata: “Sto portando a termine l’acquisizione, in comodato d’uso, delle opere di un noto esponente dell’arte povera, per allestire al primo piano di Villa Willy una mostra permanente – spiega– mentre al secondo piano l’idea è quella di realizzare una pinacoteca di Valle dove vari espositori lasceranno in dono una loro opera”.