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Eventi | 25 giugno 2022, 11:17

Novant’anni di drammi e feste per il gruppo alpini di Bricherasio

Le celebrazioni si svolgeranno domani e sarà l’occasione per premiare Rinaldo Granero, l’ultimo combattente del paese

Al centro il generale Morero e inginocchiato con il cappello Godino, i due fondatori degli Alpini di Bricherasio

Al centro il generale Morero e inginocchiato con il cappello Godino, i due fondatori

Il lavoro tra il fango e i detriti scaricati dal torrente Tanaro durante l’alluvione del 1994, la lunga marcia per arrivare all’adunata di Cuneo del 2007 e a quella di Torino del 2011 partendo, in questo caso, da Bobbio Pellice. “Sono numerosi i momenti drammatici come quelli conviviali rimasti scolpiti nel cuore in questi ultimi decenni” afferma Renato Ballari, presidente del gruppo Ana (Associazione nazionale alpini) di Bricherasio che, domani, domenica 26 giugno, festeggerà 90 anni. “È una soddisfazione festeggiare un anniversario del genere che dimostra la longevità del gruppo” aggiunge Ballari. Lui è presidente da 25 anni e, nonostante il futuro sia incerto perché sono sempre meno i tesserati, racconta come lo spirito che tiene uniti gli alpini non si sia esaurito: “È uno spirito che accomuna chi ha fatto il servizio militare e che ha conosciuto il significato della fatica, del rispetto e dell’aiuto reciproco, che si impara quando si va in montagna – racconta Ballari –. Questo ci accomuna nei momenti del lavoro ma anche in quelli della festa”.

“È un modo per tenere vivo il ricordo di un’epoca ma al tempo stesso impegnarsi per trovare le occasioni per fare del bene agli altri anche oggi” gli fa eco Guido Godino, nipote omonimo dell’alpino che fondò il gruppo assieme al generale Eligio Morero, nel 1932. Godino, che era il tabaccaio di Bricherasio, ricevette la croce al merito di guerra nel 1924 e fu il primo capogruppo. Una targa in via Brignone, in centro Bricherasio, ricorda i due fondatori.

“Dopo Guido Godino i capigruppo furono Aldo Badariotti, Mario Borgna e Guido Stringatti – racconta Ballari –. Poi sono diventato capogruppo io per lasciare ad un certo punto la carica a Paolo Magrin e tornare a guidare gli alpini di Bricherasio in anni recenti”.

Tra i momenti più emozionanti della storia recente del gruppo, oltre alla missione durante l’alluvione del torrente Tanaro, in cui coinvolsero tutto il paese e l’Amministrazione comunale, e oltre alle marce per i raduni, ci sono gli interventi realizzati per migliorare il paese e tenere viva la memoria. “Ricordiamo con piacere la costruzione al cimitero, in collaborazione con il Comune, del monumento ai caduti: era il 1982, in occasione dei cinquant’anni del gruppo – racconta Ballari –. A metà degli anni ottanta, invece, realizzammo l’impianto di illuminazione della confraternita di San Bernardino e, nel 2018, facemmo costruire la scultura lignea al fondo di viale Rimembranza che celebra i 100 anni dalla fine della Grande Guerra”.

Domani, domenica, il raduno per festeggiare i novant’anni inizierà alle 9 con l’ammassamento al salone polivalente (piazza don Morero) da cui partirà il corteo per le vie del paese che porterà al monumento dei caduti. Lì ci sarà l’alzabandiera e il saluto delle autorità con l’orazione ufficiale. Si tornerà al polivalente infine per il pranzo. Ai festeggiamenti parteciperà la banda Ana di Pinerolo e per l’occasione verrà premiato Rinaldo Granero, classe 1923, ultimo combattente di Bricherasio.

Elisa Rollino

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