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Eventi | 04 giugno 2022, 11:31

Generazioni di coristi per i 50 anni del Coretto valdese di Torre Pellice

Stasera al tempio valdese si esibiranno con il repertorio classico del gruppo e qualche sorpresa pop

Un fotogramma del video per i 50 anni

Un fotogramma del video per i 50 anni

Canteranno assieme nonno, figlia e nipote, il corista settantasettenne e quella appena quattordicenne. Stasera, sabato 4 giugno, si intrecciano le generazioni al concerto per i cinquant’anni del Coretto valdese di Torre Pellice. Dalle 20,45, al tempio valdese di via Beckwith, una settantina di voci, accompagnate da strumentisti, comporranno uno spettacolo che ripercorrerà il repertorio classico del gruppo nato nel 1972: dai pezzi spirituali a quelli di impegno civile, passando per le canzoni popolari e i musical presentati in passato, fino ad arrivare ad una sorpresa pop (ingresso libero). “Nella scelta dei brani in scaletta abbiamo voluto rappresentare l’ampiezza del nostro repertorio ma proporre anche pezzi che ci divertiamo a cantare” spiega Cristina Pretto che dirige il Coretto.

Pretto è alla sua guida dal 1991 - con una pausa dal 2001 al 2009 quando la direzione è stata affidata a Mauro Toscano -, raccogliendo il testimone da Franco Tagliero, e canta nel coro da quando aveva 11 anni. “Allora era diretto da Dorina Peyrot, succeduta a Carletto Arnoulet, il primo direttore” racconta.

Nato come coro del Liceo valdese di Torre Pellice, il Coretto assunse negli anni ottanta una sua autonomia, diventando oggi il Coretto valdese ‘della Valle’: come ama definirlo la sua direttrice. Aperto a giovani a partire dai 14 anni, conta 25 componenti che arrivano infatti da diversi paesi, partendo da San Secondo di Pinerolo, fino a Bobbio Pellice. “Già all’inizio, negli anni settanta, si aggregarono al gruppo coristi che non frequentavano il Liceo e la sua vocazione ha continuato ad essere l’apertura – spiega Pretto –: con gli anni sono arrivati coristi cattolici e giovani che, semplicemente, amavano la musica. Molti hanno continuato a stare con noi, anche dopo aver compiuto i 30 anni”. In passato ogni Chiesa valdese aveva un coro destinato ai giovani: “Da un po’ di tempo, però, siamo rimasti solo noi. Mentre quasi ogni comunità valdese ha la sua Corale, il Coretto è unico” afferma Pretto. La sede è rimasta a Torre Pellice, nella Casa unionista di via Beckwith, dove si svolgono le prove del venerdì.

Pretto ama ricordare i numerosi viaggi all’estero del gruppo: “Nei primi anni, viaggiammo molto in Germania per rappresentare il Collegio tra le associazioni benefiche che sostenevano la scuola ricorda Pretto –. In Italia siamo stati un po’ dappertutto e nel 2015 abbiamo cantato al Rio de la Plata, al confine tra Argentina e Uruguay, per uno scambio con un coro giovanile di Montevideo”.

Oltre a cantare, fin dall’inizio, Pretto suonava la chitarra, e uno dei cambiamenti più evidenti in questi anni, dal suo punto di vista, è la crescita della varietà di strumenti che accompagnano i coristi. “All’inizio c’erano prevalentemente chitarre e flauti, poi sono arrivati il pianoforte, la batteria e le percussioni. Ho visto crescere l’interesse dei giovani per gli strumenti musicali” racconta. Al concerto di stasera ci sarà anche il sax e la fisarmonica.

Nell’attesa del concerto, il Coretto ha celebrato i cinquant’anni con un video che è visibile su YouTube: “Ci siamo esibiti con una canzone keniota sulla natività che ci ha fatto conoscere una nostra corista. Lei l’aveva imparata dai bambini sieropositivi che assisteva come volontaria in un centro di Nairobi” racconta Pretto. Per realizzarlo sono state chiamate a raccolta diverse generazioni di coristi: “La nostra idea era proprio quella di rappresentare il cambio di testimone tra generazioni”.

Elisa Rollino

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