È scesa in campo nel terzo set della gara 2 di spareggio promozione contro la Banca Valsabbina Millennium Brescia con determinazione e la maturità di una veterana, nonostante la sua giovanissima età. Febe Faure Rolland, classe 2003, di Pinerolo, chiamata in causa da coach Marchiaro in sostituzione della prima palleggiatrice, ‘La regina’ Vittoria Prandi, non ha deluso le aspettative gestendo con innata naturalezza e tranquillità la regia in un momento così delicato e importante.
Ma del resto si può dire che la pallavolo le scorre nelle vene: “Sono cresciuta in una famiglia sportiva. Mia mamma è una ex giocatrice e mi ha trasmesso la passione per questo sport insieme all’importanza ed alla bellezza di far parte di un gruppo, mentre mio padre era un preparatore fisico e quindi mi capitava di fare gli allenamenti con le squadre che seguiva. Infine spesso, insieme alla mia famiglia, andavo a vedere le partite delle squadre di volley femminile allenate da mio zio” racconta Febe.
Ed è così che all’età di 10 anni è iniziato il suo percorso nell’Unionvolley: “Ho cominciato come tutte le bambine dal minivolley dove sono rimasta poco, per poi passare al settore giovanile che mi ha permesso di apprendere molto e crescere come atleta senza allontanarmi mai da casa. Inizialmente il mio ruolo era quello di attaccante, che ho sempre amato ma, a 14 anni, dopo un periodo difficile a seguito di un infortunio, mi è stato proposto di lavorare su quello di palleggiatrice – confessa –. Non è stato facile cambiare ruolo e mentalità ma ad oggi, sono contenta di aver seguito i consigli ed aver intrapreso questa strada”.
Quando è stata scelta per entrare a far parte della squadra di A2, per lei è stato come veder realizzarsi un sogno: “È stata una grande soddisfazione entrare nella squadra principale, potersi allenare con giocatrici esperte ed essere seguita da allenatori di livello, disponibili e attenti che mi offrono una grande opportunità per migliorare. Inoltre sapere che il tuo contributo può essere utile alla squadra, ti riempie di orgoglio”.
Ripensando alla gara 2 di domenica contro Brescia, non nasconde un pizzico di emozione. “Quando alla fine del secondo set ho visto Vittoria uscire dal campo zoppicando devo dire che mi è venuta un po' di agitazione perché sapevo di dover sostituire una giocatrice molto importante, in un ruolo delicato per la squadra. Ma una parte di me è rimasta tranquilla perché sapevo di avere delle compagne che mi avrebbero supportato e aiutato a gestire al meglio la situazione. Tutte in campo mi hanno fatta sentire a mio agio, dandomi consigli e non facendomi sentire il peso degli errori. Anche lo staff in panchina mi ha dato tutte le indicazioni necessarie per affrontare il momento al meglio”.
La prestazione messa in campo dalla giovane atleta è andata oltre ogni aspettativa e fa presagire che possa essere la prima di una lunga carriera: “Al momento penso di aver fatto solo un piccolo passo nella mia carriera pallavolistica e di dover migliorare ancora tanto. Sono caratterialmente una persona molto determinata, perché sin da piccolissima ho dovuto affrontare periodi non facili, costretta a diverse ospedalizzazioni e interventi, e per questo credo che nella vita si debba sempre continuare a lottare per realizzare i propri sogni. Inoltre in ambito pallavolistico ho imparato che è fondamentale il concetto di squadra, perché gli obiettivi si raggiungono in gruppo e mai da soli”. C’è la possibilità che la giovane Febe debba scendere in campo come titolare anche nella gara 3 di domenica 27 marzo; tutto dipenderà dal recupero di Prandi che, durante la settimana si sottoporrà al programma fisioterapico per tentare il rientro in regia.