La siccità e il vento previsto questa sera hanno spento già in mattinata buona parte dei fuochi che tradizionalmente nella notte del 16 febbraio illuminavano le Valli valdesi nel contesto delle celebrazioni del XVII febbraio: ricorrenza della conquista dei diritti civili e politici per le comunità valdesi. Già sospesi nel 2020 per lo stato di massima pericolosità di incendi boschivi, nel 2021 i falò delle libertà si sono svolti solo in alcuni paesi per evitare assembramenti e le chiese hanno trovato soluzioni per celebrare in modo comunitario la ricorrenza. “Gli ostacoli sono due: il decreto regionale che vieta la possibilità di accendere fuochi a causa dello stato di massima pericolosità di incendi boschivi e il rischio di assembramenti” spiega Mauro Pons presidente della commissione esecutiva del I distretto che riunisce le Chiese delle Valli valdesi. “Siamo ancora in pandemia – prosegue –, non tutti i paesi hanno la forza di dispiegare la polizia locale affinché venga scongiurato il rischio di assembramento”.
Pons racconta come fino all’ultimo nelle Valli valdesi sia circolata la speranza di poterli accendere: “Con i presidenti delle Unioni montane abbiamo interpellato la Regione, l’ente che dichiara lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi, ma non c’è stata alcuna deroga che permetta di accenderli” spiega Pons.
Alcuni comuni come Luserna San Giovanni, Perosa Argentina, Villar Perosa, Inverso Pinasca e Pomaretto, tra la giornata di ieri – martedì 15 – e la mattinata di oggi, hanno già comunicato che i fuochi non si sarebbero accesi: alla condizione di siccità si aggiungeva il rischio di vento. L’alta Val Pellice però nel frattempo si era organizzata per autorizzarli. Così i sindaci di Bobbio Pellice, Villar Pellice, Torre Pellice e Rorà, questa mattina hanno firmato un’ordinanza che autorizza l’accensione di un solo falò ufficiale, in un luogo precisato e presidiato per tutto il suo svolgimento dalla squadra Aib (Anti incendi boschivi) locale. Di conseguenza restano vietati i fuochi che alcune famiglie accendevano nelle proprietà private.
Nonostante l’ordinanza favorevole, alcune chiese nelle ultime ore si sono tirate indietro: “Abbiamo aspettato fino all’ultimo, sperando in un’abbondante nevicata in extemis, ma così non è stato” comunica la chiesa di Torre Pellice. Stessa decisione per Bobbio Pellice. “Dal pomeriggio è previsto un rinforzo del vento che potrebbe essere anche forte in serata – argomenta Pons –: questo sta portando le chiese a desistere all’accensione”.
Al momento quindi rimangono confermati il falò della chiesa valdese di Pinerolo che si svolgerà a Saluzzo, quello di Rorà in programma agli impianti sportivi, quello di Villa Pellice al ponte delle Rovine e di Prali, previsto nel piazzale della seggiovia.