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Attualità | 03 febbraio 2022, 16:36

Il sentiero per la Val Troncea è impraticabile: il Mulino di Laval chiude

I gestori chiedono una soluzione per il futuro e il Comune vuole aprire un tavolo di confronto

Il Mulino di Laval

Il Mulino di Laval

Chi conosce bene la zona parla di una situazione incredibile, che ha spinto il Comune a vietare l’ingresso in Val Troncea dal sentiero pedonale: il percorso è impraticabile per il ghiaccio. I gestori del rifugio escursionistico Mulino di Laval hanno deciso di chiudere, ma chiedono all’Amministrazione di Pragelato di trovare una soluzione per il futuro.

“Noi gestiamo il rifugio da un paio di anni e ci spiegavano che una situazione simile era da decenni che non si verificava, purtroppo, però, con i cambiamenti climatici, dobbiamo tenere presente che potrà ripresentarsi” spiega Alessandra Viano che con il compagno Luca Vergnano tengono vivo il Mulino, assieme a due collaboratori, più persone a chiamata, nell’alta stagione.

Il gelo ha reso impraticabile il sentiero di accesso alla Val Troncea e il Comune ha emesso un’ordinanza lunedì 31 gennaio per vietare il passaggio dal ponte Daz Itrei: “È stata una decisione obbligata, perché la sicurezza viene prima di tutto. Gli abitanti storici di Pragelato dicono che una situazione così non si era mai vista” precisa il vicesindaco Mauro Maurino.

I gestori del rifugio non contestano la scelta, perché “la sicurezza è fondamentale”, ma chiedono che si trovi una soluzione affinché non si ripeta il problema di quest’anno, che li penalizzerà a tempo indeterminato: “Stavolta dovremo rinunciare ai pranzi del fine settimana, che, su due turni, ci permettono di fare 40-50 coperti. Inoltre dobbiamo disdire le notti già prenotate per febbraio. Andare avanti con i soli frequentatori della pista di sci di fondo è impossibile – entra nel merito Viano –. Quel che chiediamo è che si facciano degli interventi per non ritrovarci nella stessa situazione il prossimo inverno”.

I gestori del Mulino intendono far fronte comune con gli altri due rifugi della zona: il Refugium e il Troncea. “Prossimamente faremo un incontro per confrontarci” anticipa Viano.

Intanto il Comune vuole aprire un dialogo con gli operatori: “Vogliamo trovare una soluzione, perché, se la Val Troncea non è raggiungibile a piedi, non vengono penalizzate solo queste attività, ma l’intero territorio – assicura Maurino –. L’intenzione è di istituire un tavolo per proporre idee che ci permettano di evitare quanto successo quest’anno”.

Nel frattempo, per qualche giorno, la Val Troncea resterà inaccessibile anche per i fondisti: “Il vento ha trascinato rami sul percorso e dobbiamo sistemare la pista, speriamo di poterla riaprire per il fine settimana” spiega il gestore Sergio Gola.

Marco Bertello

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