“La nostra raccolta non vuole sostituire quella online lanciata dal Comune, ma affiancarsi, ampliando le possibilità”. Andrea Camillò e Alice Zuccarello raccontano lo spirito dell’iniziativa dei salvadanai che si stanno diffondendo nei negozi di Pinerolo.
Camillò gestisce il bar all’angolo tra via Agnelli e viale don Minzoni, Zuccarello il centro estetico Frida su viale Don Minzoni. Una zona considerata periferica, benché non distante dal centro città e attaccata all’ospedale, che è ricca di negozi. “Durante il Covid è nata una chat tra commercianti e la voglia di collaborare è tanta, visto che usciamo da un momento triste – spiega Zuccarello –. Una tragedia come quella di piazza Sabin non ci ha lasciati indifferenti e abbiamo pensato a una soluzione per ampliare le possibilità di aiutare gli sfollati”.
“Non tutti hanno le carte necessarie per donare online o possono fare un bonifico più sostanzioso – sottolinea Camillò –. In un salvadanaio si può lasciare anche solo una monetina, il resto di un caffè, ma è sempre un gesto utile”.
L’iniziativa ha avuto l’appoggio della Pro loco: “Il presidente Andrea Roggia è venuto da me per parlare del Natale e si è fatto avanti per sostenere come associazione il costo dei salvadanai, che eravamo pronti a pagare noi” precisa Zuccarello.
Sono nate così le etichette con lo slogan lanciato dalla pro loco “I Love Pine” e la grafica curata gratis da To Make Eventi, come gratuita è stata la stampa da parte della Tipografia Salassa.
Le etichette sono state attaccate a mano domenica da Camillò e Zuccarello e da mercoledì sono iniziate le consegne nei negozi. Già in una settantina hanno aderito e i primi salvadanai vanno verso l’esaurimento perché ne sono stati realizzati cento: “Non ne abbiamo trovati di più, ma speriamo di riuscirci nei prossimi giorni”.