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Eventi | 23 luglio 2021, 14:51

I boschi di Angrogna, Bobbio Pellice e Rorà sono degni del Pefc

Domani, sabato 24 luglio, sarà presentata la certificazione che attesta una gestione attiva e sostenibile delle foreste

Rorà

Rorà

I boschi di Angrogna, Bobbio Pellice e Rorà ci sono arrivati per primi, ma potrebbero trascinare con sé anche quelli del resto della Valle. Assegnata a metà giugno ai tre Comuni, la certificazione Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification) – che attesta una gestione attiva e sostenibile delle foreste – sarà presentata durante un evento che si svolgerà a Rorà al centro Odetto di piazza Fontana e nei boschi del Parco montano, domani, sabato 24 luglio, dalle 9,30 alle 16. “Rilevante sotto il profilo turistico ed economico, una certificazione Pefc di Valle potrebbe aprire nuove prospettive” dichiara Claudia Bertinat, sindaco di Rorà e consigliere dell’Unione montana con delega all’economia forestale.

Quale il vantaggio dell’attestazione ottenuta dai tre Comuni? “Il legno che deriva da aree entrate a far parte del Programma, ad esempio, ha un valore maggiore – risponde Bertinat –. Inoltre non vanno sottovalutati i crediti di carbonio che derivano da questo tipo di gestione dei boschi e che potrebbero essere acquistati dalle aziende”.

Il processo per ottenere la certificazione è durato anni e ha imposto agli enti la predisposizione di sevizi e di una pianificazione forestale aziendale. Tra i servizi c’è lo sportello forestale per la valorizzazione dei boschi e il taglio consapevole, mentre la pianificazione ha imposto l’individuazione preventiva di tutti gli interventi da effettuare nei boschi, togliendo ai Comuni la possibilità di decisioni estemporanee. “In sostanza siamo tenuti a fotografare il patrimonio forestale attuale e decidere che cosa fare in futuro per aumentare la ricchezza biologica – spiega Bertinat –. In questo mondo vengono pianificati i tagli ma anche la gestione a cui dobbiamo attenerci”.

A Rorà, ad esempio, la pianificazione ha comportato l’individuazione di modi differenti di gestire i boschi all’interno dello stesso Comune: “Poiché si tratta di un sito di interesse comunitario, per il bosco di Pian Prà stata individuata una gestione d’impronta più ecologica: i tagli possibili sono limitati e le piante più vecchie vanno conservate anche perché habitat importante per gli insetti. Il Parco Montano invece stato definito come area destinata alla fruizione: qui il taglio del legno dovrà avere una funzione estetica e tale da garantire la sicurezza di chi frequenta l’area”.

Elisa Rollino

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