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Attualità | 13 luglio 2021, 17:55

Frossasco: l’impianto di incenerimento preoccupa anche gli agricoltori della Val Noce

Sul progetto Kastamonu torna anche la minoranza che solleva problemi urbanistici

L’area di progetto dell’Ex Annovati di Frossasco

L’area di progetto dell’Ex Annovati

Indicano la strada di un ‘turismo slow’ e sono preoccupati da casi come quello della Cia Technima Sud Europa e dalla Kastamonu. Venerdì alcuni imprenditori agricoli della Val Noce si è ritrovata a Roletto per prendere posizione sugli episodi degli ultimi mesi.
Da un lato c’è la preoccupazione dopo l’incendio della fabbrica di vernici spray a Roletto. Dall’altro quella per la ripartenza dell’ex Annovati di via Piscina a Frossasco, ora in mano turca, e la creazione di un Energy Plant dove bruciare gli scarti di lavorazione.

Dalla serata è scaturita una lettera aperta inviata ai Comuni di Frossasco, Roletto, Cumiana e Cantalupa, ai sindacati agricoli, ai giornali e alla Città metropolitana. Nel documento chiedono una serie di azioni che si sintetizzano nel pensiero finale: “Vorremmo che si tentasse di percorrere politicamente/economicamente la strada del ‘turismo slow’ di prossimità (enogastronomico, culturale, del benessere, sportivo...). Si ponga la prevenzione al di sopra di ogni cosa e non si incoraggi l'imprenditoria poco sostenibile o pericolosa. Non si può pensare alla Val Noce diversamente, non vogliamo una ‘valle dei fuochi’, desideriamo che i nostri paesi restino il più possibile incontaminati, privi di attività lontane dalla loro vocazione”.

Dal canto suo, il sindaco di Frossasco Federico Comba, invita a rispettare la procedura stabilita dalla sua Amministrazione e a mandare le varie osservazioni e perplessità sul progetto Kastamonu al Comune all’indirizzo e-mail progetto.kastamonu@comunefrossasco.it, per farle confluire in osservazioni formali al progetto, quando verrà pubblicato dalla Città metropolitana. Ma non è escluso che gli imprenditori agricoli presentino direttamente osservazioni, senza passare dal tramite del Municipio.

Nel frattempo anche la minoranza di Vivere Frossasco ha sollevato perplessità sul fronte urbanistico: “L’intervento viene classificato come nuova installazione ed è soggetto alla Valutazione di impatto ambientale, ma secondo il Programma provinciale di gestione rifiuti al Bivio di Frossasco non può essere installato un impianto di trattamento o recupero rifiuti come il co-inceneritore previsto – contesta Daniele Castellino, capogruppo di opposizione –. Inoltre è necessaria una variante al Piano regolatore, perché nell’area attuale non c’è spazio a sufficienza per un ampliamento, ma una parte dell’area proposta dall’azienda è destinata a servizi. Infine le norme tecniche di attuazione del nostro Piano regolatore non prevedono la possibilità di impianti simili agli inceneritori in aree produttive e andrebbero modificate in maniera significativa”.

Marco Bertello

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