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Attualità | 12 giugno 2021, 09:34

Le donne di Challier per animare i vitigni di Ramìe [FOTO]

Dall’iniziativa di chiusura della Settimana della montagna di Pomaretto ne potrebbero nascere altre per sposare le eccellenze delle Valli Chisone e Germanasca

Pomaretto donne di Challier vitigni di ramìe

Lo scorso fine settimana, a conclusione della settimana della montagna e in occasione della riapertura del Ciabot di degustazione del vino Ramìe, il paesaggio suggestivo dei vitigni del ramìe, si è animato con le donne di Enrico Challier, sculture di legno che prendono l’anima dagli alberi – che Challier tanto ama – per restituirla sotto forma di figure femminili dalla forte espressività. A completare l’installazione artistica, i dipinti di Ryta Barbero, artista di Barolo che dipinge con il vino.

“Quando lo scorso settembre c’è stata la rassegna ‘vini all’insù’, Enrico e Ryta si sono conosciuti, e quindi mi era nata una prima bozza di idea – racconta Carlo Frascarolo, istrionico architetto appassionato ed esperto d’arte, ideatore della rassegna ‘Arte in vigna’ che ha portato le opere di Challier e Barbero fra i filari del vino ramìe - Quando a marzo abbiamo cominciato ad organizzare la Settimana della montagna a Pomaretto, ho pensato che fosse l’occasione giusta per unire le loro arti, lanciando, in mezzo alla natura, anche un messaggio ecologista: Ryta dipinge solo con il vino, su carta, che deriva dal legno, e il legno è il materiale per eccellenza dell’arte di Enrico”.

Così è nata una rassegna che unisce arte e messaggio ecologista, e negli intenti è solo l’alba di molte nuove iniziative.

“Le mie tre grandi passioni, a parte la famiglia, che viene per prima, sono la cultura, della quale poi fa parte il mio lavoro, il vino, non solo come liquido buono da bere, ma per tutto il mondo che vi ruota intorno, infatti ho anche una vigna a Pinasca, a consumo personale della famiglia e degli amici stretti, e le Valli Chisone e Germanasca, dalle quali provengo, e che sono onorato di portare in giro per il mondo – commenta Challier –. Per questo quando Carlo mi ha proposto di portare le mie opere fra i vitigni del ramìe, eccellenza locale, ho accettato con entusiasmo”.

Challier, le cui opere sono visionabili all’indirizzo https://www.enricochallierscultore.it/it/ , ha il suo laboratorio in borgata Airali a Pinasca, ed è molto impegnato fra esposizioni e vendite principalmente all’estero: “Ci sono paesi, come ad esempio la Germania, che nutrono una vera e propria passione per tutto quanto è legno” ma il suo cuore rimane visceralmente legato alle Valli Chisone e Germanasca. “Passerò l’estate in laboratorio, lavorando a progetti che prenderanno vita il prossimo autunno. Ma spero che questa pomarina non sia stata solo una parentesi, ma un nuovo inizio, che permetta, attraverso l’arte, di far conoscere i nostri posti, che sono meravigliosi. Come dicono anche i miei clienti, che, quando vengono a trovarmi, porto in visita fra le nostre perle, a partire dalla ‘mia’ Usseaux, e rimangono incantati e al contempo stupiti, perché davvero non erano pronti a trovare tanta bellezza fra i queste zone”.

Quanto all’importanza di una vita in armonia con la natura che ci circonda, a dimensione ecologica, dice: “A volte ci lasciamo scoraggiare, distrarre, perdiamo di vista il nostro potere. Ma è molto importante che ciascuno di noi, nel suo piccolo, faccia quello che può, tante piccole gocce che insieme formano l’oceano. Per quanto riguarda le mie opere, che la gente può portarsi in casa, viverci assieme, sono sanificate solo con il freddo, ho acquistato un freezer apposta, grande come quello dei supermercati, per sanificare i tronchi senza l’utilizzo di prodotti nocivi, e le rifinisco con la cera naturale d’api”.

Tatiana Micaela Truffa

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