Da Chieri a Pino, dal Parco Tepice del Pellegrino al percorso attrezzato lungo la strada panoramica che arriva a Superga, passando attraverso quasi cento Comuni sfruttando il bello che la natura ha donato alla zona che si trova alle porte di Torino. Tutto questo è la Corona Verde, un progetto (o meglio, un contenitore di progetti) che cresce inseguendo il traguardo di potenziare la rete ecologica urbana, migliorarne la rete di fruizione (ciclabile e non solo), valorizzare l'agricoltura a pochi passi dalla metropoli e ridisegnare le "porte" cittadine, limitando il consumo di suolo.
Accanto ai singoli enti e Comuni, è la Regione a coordinare le azioni. Per ora sono 18 i progetti che sono stati realizzati nell'ambito di Corona Verde, per un investimento complessivo di poco più di 11 milioni di euro. Ma il cammino non si ferma qui (anche intrecciandosi con il Bando Periferie) come confermano gli interventi che toccano proprio Chieri e Pino Torinese. E la voglia di aria aperta e di natura che le restrizioni del lockdown ha stimolato conferma quanto questi concetti siano di forte attualità.
Dalla ex fabbrica al parco urbano
"Tutela del territorio e promozione del bello. Corona Verde è un progetto molto importante per noi e per il nostro territorio e ha raccolto l'impegno di tutti", dice Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri. "Vogliamo educare alla qualità della vita, magari a una velocità ridotta - aggiunge - ed è importante soprattutto il fatto che si è lavorato in rete, approccio fondamentale se vogliamo raggiungere l'obiettivo della tutela del territorio".
"Corona Verde caratterizza la nostra esperienza amministrativa - aggiunge l'assessore comunale all'Ambiente, Massimo Ceppi - Abbiamo capito l'importanza di questi interventi, non solo per le ricadute sul singolo Comune, sulla singola cittadinanza, ma in un contesto più ampio di reti che possono fruire dei benefici".
Il Parco Tepice del Pellegrino, che tocca Chieri da vicino, è un tassello significativo di questo mosaico ampio e suggestivo. Una volta c'era una piccola fabbrica artigiana, ora c'è un parco, riqualificato insieme alle sponde del Tepice, corso d'acqua da cui prende il nome, a pochi passi dalle antiche mura della città. "L'amministrazione ha rinunciato all'urbanizzazione che era prevista in parte dell'area - spiega Ceppi - rinunciando anche a introiti economici, proprio per valorizzare la zona e riqualificarla".
[Parco Tepice del Pellegrino]
"Il progetto Corona Verde è partito all'inizio degli anni Duemila - spiega Elena Porro, funzionario della Regione Piemonte -. Siamo in un territorio molto impattato dell'urbanizzazione, ma con ancora un grosso patrimonio naturale oltre che storico. Ecco perché puntiamo su questa grande infrastrutture urbana immersa nel verde e tra le eccellenze, maggiori e minori".
Una "panoramica" tutta nuova
Un altro esempio degli interventi legati alla Corona Verde è la manutenzione e ammodernamento della strada panoramica che conduce verso la Basilica di Superga.
"La strada panoramica nasce negli anni Trenta - aggiunge Alessandra Toso, sindaca di Pino Torinese -, ma dove c'era un grande bosco di piante autoctone un intervento portò invece delle conifere, anche se ora alcune di queste piante mostrano segni di difficoltà e molte sono state tagliate per sicurezza e in parte sostituite da altre tipologie di piante. In quest'area gli interventi sono stati numerosi, con il coinvolgimento del nostro Comune, di quello di Torino e dell'ente parco. In particolare, due fanno proprio riferimento a Corona Verde e sono legati proprio alle azioni all'interno del parco. Qui c'è sempre grande collaborazione e non ci sono particolarismi tra le istituzioni coinvolte".
[Un tratto della panoramica che porta alla Basilica di Superga]
L'ultimo intervento è stato terminato nel corso del 2020, sempre all'interno dei 750 ettari del Parco di Superga. "Abbiamo eliminato l'asfalto e utilizzato materiali naturali, per poi proseguire al camminamento in terra battuta. Inoltre abbiamo inaugurato la casetta per l'acqua e presto un pannello luminoso darà informazioni sul territorio e sul parco". "La strada panoramica è molto utilizzata e la velocità delle auto è limitata, anche se negli anni non sono mancate le proposte di dedicarla unicamente alle biciclette - aggiunge la prima cittadina -. Ma è solo una delle possibili suggestioni, così come è possibile pensare a eventi e attività settimanali".
E l'effetto corale coinvolge anche un altro Comune vicino. "Abbiamo provveduto a realizzare un marciapiede lungo il percorso - dice il sindaco di Baldissero, Bruno Todesco - ed è stata installata anche un'illuminazione artistica. I progetti però non sono finiti, sempre in collaborazione con il Comune di Pino, per esempio per realizzare un passaggio che conduca ad alcuni dei percorsi di questa zona della collina, collegando sia il Planetario che la Basilica di Superga".