L’ultima scena, girata il 5 maggio, aveva attirato l’attenzione dei torresi accanto alla Stamperia, l’ex fabbrica in centro paese, che per l’occasione era diventata il Campo di concentramento di Mauthausen, dove alcuni soldati nazisti scortavano una fila di prigionieri. A interpretare i personaggi di uno degli ultimi momenti della vita di Jacopo Lombardini, morto nel campo di concentramento, educatore e predicatore protestante, erano gli studenti del laboratorio di teatro del Liceo Valdese diretti dall’attrice, regista, autrice Anna Giampiccoli. Il loro docu-film dedicato a Jacopo Lombardini verrà presentato mercoledì 2 e giovedì 3 giugno alle 20,45 alla Civica galleria d’arte contemporanea Filippo Scroppo di Torre Pellice in via Roberto d’Azeglio 10 (per partecipare bisogna prenotare al 328 6021657).
Gli studenti, assieme a Giampiccoli, hanno ripercorso la vita di Lombardini, negli anni trascorsi a Torre Pellice e come partigiano sulle montagne. È il risultato finale di un progetto iniziato nell’anno scolastico 2019/2020 ma sospeso più volte a causa della pandemia e del blocco delle lezioni in presenza. “I ragazzi hanno ricostruito alcuni momenti della vita di Lombardini intervistando Lorenzo Tibaldo, lo storico che ha studiato la sua figura, e attraverso i ricordi di Enrico Jahier, che l’aveva conosciuto – spiega Giampiccoli –. Allora tredicenne figlio del pastore valdese di Villar Pellice, era stato proprio Jahier ad accompagnare Lombardini dai partigiani di Pertusel”.
Dopo le ricostruzioni storiche, basate anche sui testi di Salvatore Mastrogiovanni, i ragazzi hanno partecipato alla strutturazione del docu-film e hanno recitato in diversi luoghi della Val Pellice: oltre alla Stamperia, anche al Centro culturale valdese di via Beckwith, che allora era il convitto dove viveva e insegnava Lombardini; in una baita di Bobbio Pellice messa a disposizione di Adolfo Charbonnier; nella cella della caserma Ribet di Torre Pellice - dove è stato ambientato l’incontro con un altro protagonista della Resistenza, Sergio Coalova, che in realtà era avvenuto nella caserma Pettinati di Luserna San Giovanni – e nella casa del pastore di Villar Pellice. “Attraverso l’immedesimazione, gli studenti sono riusciti a far ‘rivivere’ le emozioni dei diversi momenti della vita di Lombardini. È un modo efficace per avvicinarsi a vicende storiche che per le nuove generazioni cominciano ad essere molto lontane” sottolinea Giampiccoli.
Il docu-film è stato realizzato grazie al contributo dell’Otto per mille della Chiesa valdese e del Comitato per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana, con la collaborazione dell’Anpi Valpellice. “Associazioni ed enti del territorio hanno contribuito alla riuscita del lavoro – aggiunge Giampiccoli –. Ad esempio le divise dei prigionieri nel campo di Società di cucito della Chiesa Valdese di Torre Pellice”. Il lavoro degli studenti del Liceo valdese sarà disponibile anche su YouTube e intanto Giampiccoli annuncia che nel prossimo anno scolastico si lavorerà sulla figura di Willy Jervis: “‘Protestanti e Libertà’ è il tema che guida il nostro lavoro. Si tratta di un pezzo di storia della terra in cui vivono gli stessi ragazzi i cui trisnonni spesso hanno vissuto le vicende che loro si trovano a interpretare” conclude.