Alcuni dei loro corpi sono stati ritrovati solo diverso tempo dopo e tra loro c’era un ragazzo del Mali di 14 anni, con una pagella cucita nella tasca della giacca. È a lui che venerdì 21 verrà dedicata la pietra d’inciampo posata all’ingresso dell’Engim di Pinerolo.
Il naufragio in cui è rimasto vittima è quello del 18 aprile 2015 dove si stima che persero la vita mille migranti, inghiottiti dalle acque del Mediterraneo nel canale di Sicilia.
“Il medico legale Cristina Cattaneo ha raccontato in un libro il ritrovamento, durante l’autopsia sul corpo del giovane migrante, di una pagella cucita con cura nella tasca della giacca. L’episodio ci ha colpito molto e mi sono sentito con la dirigente scolastica Ezilda Pepe che nel suo liceo a Salerno aveva posato una pietra d’inciampo nel suo ricordo” spiega Fulvio Corna, insegnante di disegno meccanico. Assieme alla collega Stefania Bessone, dal settembre 2019 ha portato avanti l’idea di posare anche all’Engim una pietra d’inciampo realizzata dai ragazzi.
Gli studenti sono stati coinvolti in una serie di attività sul tema delle migrazioni e l’inaugurazione avrebbe dovuto tenersi il 18 aprile 2020 a 5 anni di distanza dalla tragedia: “La pandemia non ci ha permesso di farlo e abbiamo dovuto rinviare a quest’anno, aggiungendo alla lastra la data del 21 maggio 2021, giorno della nuova inaugurazione – racconta Corna –. La pietra è posta all’ingresso a testimonianza della posizione di una scuola che si dichiara a favore dell’accoglienza”.